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Campania: le aziende pagano in ritardo i fornitori

La ricerca sui tempi dei pagamenti, elaborata da Cribis, aggiornata al 31 dicembre 2020 evidenzia un dettaglio importante. Nella nostra regione, le aziende non pagano quasi mai, alla scadenza, il debito contratto coi suoi fornitori.

La provincia campana che riesce, maggiormente, a rinsaldare il conto nei tempi previsti è quella di Benevento. Questa si posiziona al settantanovesimo posto nella classifica nazionale redatta sul principio della regolarità dei pagamenti.

Molto più in basso, all’interno della classificazione, si trovano, invece, le altre province campane. Dopo Benevento, troviamo Avellino e Salerno, rispettivamente all’ottantunesimo e ottantanovesimo posto.

Ancora più giù Napoli e Caserta, mentre Napoli occupa il novantacinquesimo posto, Caserta si ritrova in una posizione ancor più “vergognosa”, centoduesima nell’elenco nazionale e sesta fra le province italiane meno puntuali.

Il confronto col passato e le aziende di altre regioni

Benevento è l’unica provincia ad aver conquistato punti rispetto al 2019, salita di 5 posti. Caserta e Salerno, al contrario, ne hanno perse 4 e Napoli ed Avellino 2.

Per quanto riguarda il resto d’Italia, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia e Valle D’Aosta risultano le peggiori regioni in assoluto, in termini di meticolosità di pagamento. A livello provinciale, Belluno, Asti, Pordenone e Lodi hanno registrato il 50% dell’incremento nei ritardi.

Lombardia e Veneto sono le zone in cui i pagamenti avvengono, quasi sempre, con precisione e meticolosità, lo stesso dicasi di Emilia-Romagna, Marche e Trentino-Alto-Adige.

Sondrio si trova, al momento, in cima alla vetta delle province più puntuali, seguita da Lecco, Bergamo e Trento. In termini regionali, l’ultima è la Sicilia, preceduta da Calabria e Campania, di conseguenza, la nostra regione è terzultima per puntualità nel pagamento ai fornitori.

Servizi finanziari e le imprese di costruzione sono i due settori più rigorosi e rispettosi dei tempi, mentre il commercio al dettaglio risulta essere quello meno puntuale. Nel campo del commercio al dettaglio, difatti, solo il 25% dei pagamenti è distribuito prima o alla scadenza.