In questo periodo così delicato per i musei la conservazione dei beni culturali è una priorità ancora più importante. La Reggia di Caserta infatti, ha deciso di procedere con importanti interventi di restauro e conservazione. Uno di questi è proprio la camera anossica che presto sarà disponibile nel sito casertano. Si tratta di un macchinario specifico, altamente tecnologico quanto ecosostenibile, che opera grazie ad un generatore di azoto.
Camera anossica: i vantaggi
Questa camera anossica permette la conservazione di manufatti ed oggetti di alta fattura in perfette condizioni di stabilità igrometrica e atmosferica senza alcun bisogno di manutenzione. La meravigliosa Reggia potrà preservare e conservare i suoi beni più preziosi per lunghi periodi. Tutto questo senza dover ricorrere a costosi restauri, che tra l’altro, molto spesso, richiedono l’utilizzo di sostanze tossiche.
Gli esperti racchiuderanno in particolari involucri le opere. Successivamente le sottoporranno al trattamento anossico con azoto, un gas totalmente innocuo. Oltre ad evitare che i beni vengano sottoposti a restauri, la camera anossica protegge l’opera anche da polveri e agenti inquinanti presenti nell’aria, insetti, processi ossidativi, variazioni di umidità e altri agenti biologici.
La ricchezza della Reggia di Caserta
Il complesso vanvitelliano custodisce una quantità veramente consistente di oggetti storici e artistici di gran pregio, molti dei quali in cattivo stato. Una nuova riorganizzazione dei depositi poi ha riportato alla luce tantissimi pezzi. Queste opere, che testimoniano la vasta ricchezza dei Borbone, sono tutte catalogate e custodite nei depositi, in modo da renderne possibile la fruizione al pubblico appena sarà possibile.
Una rete per la conservazione grazie alla camera anossica
Con l’acquisto della camera anossica, la Reggia di Caserta, istituto autonomo del MiBACT, diventa un punto focale per la conservazione dei beni culturali in Campania. L’istituto infatti vuole condividere questo prezioso strumento con il territorio. Ricordiamo che la camera anossica è uno strumento tecnologico che solo pochi istituti in Italia possiedono. Permettere dunque ad altri esperti di usarla su altri oggetti è un passo avanti per la conservazione senza precedenti in Campania.