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Cambia sesso e non gli pagano il reddito di cittadinanza

Cambia sesso e non gli pagano il reddito di cittadinanza. Chris Riccardi, 27 anni, è un ragazzo trans che lo scorso febbraio cambia tutti i documenti per cambiare il sesso da femminile a maschile. Da allora non riceve più il reddito di cittadinanza.

La storia è raccontata da Fanpage che spiega come un intoppo burocratico dovuto all’esistenza temporanea di due codici fiscali – e non ad una discriminazione di Inps – abbia generato odio e querele sui social network.

Cambia sesso e non gli pagano il reddito di cittadinanza: il veleno dei social

Non appena spiega sui social la sua vicenda partono insulti e minacce. Si aspettava solidarietà ed invece trova solo odio. Arrivano frasi come:  “Dovevi cambiarti il cervello”, “Non vali a nulla, sei un parassita”, “Ritransiziona e vai a fare la donna delle pulizie”, “Fin quando non ti operi, sei donna, punto”.
“La maggior parte degli insulti e delle minacce che ho ricevuto si riferiscono al fatto che fossi un ragazzo trans e non per il problema che ho avuto con l’erogazione del reddito di cittadinanza” spiega nel corso del servizio.

Reddito è sempre sinonimo di scarsa voglia di lavorare ed eccolo difendersi ancora: “Alle persone che mi dicono che non voglio lavorare rispondo che ho creato un sito web con un metodo di studio per i dislessici definito unico al mondo. Purtroppo l’Italia non ha saputo valorizzarlo e non mi ha dato i fondi per finanziarlo. Dopo il mio investimento ho dovuto oscurarlo”.

Infine l’invito a rendere nota questa storia, invito che abbiamo raccolto: “Voglio trasmettere forza alle persone che stanno vivendo una storia come la mia, che sono uscite allo scoperto in una società così complicata – spiega Chris – Nella nostra situazione i suicidi sono altissimi per motivi economici, burocratici, perché ti scontri quotidianamente contro persone che fanno branco contro di te. Sotto ai miei post ho contato oltre 10mila commenti d’odio e minacce di morte”.