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Calcio, si riparte con la Bundesliga in Germania

La ripresa sembrava impossibile e il tempo pareva non passare mai; alla fine per fortuna degli amanti del calcio e per gli stessi giocatori, il digiuno è terminato e il pallone comincia di nuovo a rotolare. Riparte il calcio tedesco, riprende la Bundesliga con il Borussia Dortmund che asfalta lo Schalke. Il Lipsia bloccato dal Friburgo, davanti al proprio pubblico, il Wolfsburg espugna l’WWK Arena e conquista tre punti importanti. Uno 0-0 avaro di emozioni tra Fortuna Dusseldorf e Padeborn, mentre sul campo dell’Hoffenheim, l’Hertha Berlino cala il tris. Il Borussia M’gladbach vince 3-1 a Francoforte, pareggio emozionante tra Colonia e Mainz, in attesa delle due ultime sfide della 26a giornata.

È stata una gioia immensa poter vedere, in ogni rispettivo match, ventidue giocatori scendere in campo e iniziare a fare ciò che in questi mesi, forse, è più mancato: giocare a calcio. Nonostante la definitiva ripresa, è impossibile non avere intravisto le nuove regole e le tante novità dopo l’impatto del Coronavirus sul calcio, per poter continuare la stagione in sicurezza. La prima differenza, che subito salta all’occhio, è l’assenza dei tifosi allo stadio: gli spalti vuoti, infatti, simboleggiano la mancanza di colore e soprattutto calore dei sostenitori delle proprie squadre.

Bisognerà salutare e dire addio alle esultanze di gruppo uno sopra l’altro, tra gli abbracci degli stessi atleti. Si diffonderanno dei festeggiamenti più composti, costituiti dai sorrisi sui volti dei giocatori, e anche tocchi col gomito per complimentarsi con il compagno di squadra, nonostante qualche episodio di estrema felicità, dovuto alla foga, che provocherà una violazione delle regole. Dopo la prima rete ufficiale di Haaland, i calciatori, infatti, hanno festeggiato toccandosi i gomiti senza la trasgressione della misura stabilita.

In campo, ovviamente, niente mascherine o distanziamento sociale, anche se apparentemente potrebbe comunque sembrare un’incongruenza; ma fuori dal terreno di gioco, l’utilizzo è necessario. Anche in panchina, infatti, vigono delle regole ben precise da seguire: non solo l’impiego della mascherina, ma i giocatori non presenti in campo devono assolutamente rispettare una distanza ben precisa, almeno un metro e mezzo. Data l’assenza di capienza, può capitare che alcuni calciatori sono costretti a sedere addirittura in tribuna, proprio come accaduto nel match tra Lipsia e Friburgo, dove è stata utilizzata anche una scala d’aereo, a causa della lontananza tra panchina e tribuna.

Anche subito dopo il momento del cambio, il calciatore deve necessariamente indossare la mascherina e può salutare i suoi compagni, seduti in panchina, soltanto a distanza. Ritornando alle sostituzioni, è stata introdotta una grossa novità: esiste, ora, la possibilità di effettuarne più del numero stabilito e di arrivare fino a cinque, occasione che è stata sfruttata già da Padeborn e Schalke.

Le direttive nazionali hanno imposto, inoltre, non solo l’assenza dei tifosi, ma anche la massima riduzione delle persone presenti allo stadio. Quest’ultimo sarà sorvegliato dall’alto da elicotteri di polizia, dopo la collaborazione decretata con la Bundesliga, e i giocatori saranno trasportati al campo in due bus diversi della stessa squadra. Sul rettangolo verde, solo quattro raccattapalle, uno per lato, in modo tale da evitare assembramenti.

In conclusione, per quanto riguarda le interviste, i giocatori scelti dopo la partita per parlare davanti ai giornalisti, rimarranno a margine del campo, con una minima distanza di sicurezza. Ovviamente, le differenze oscilleranno in base allo stadio in questione.

Nonostante le numerose difficoltà iniziali, avanti tutta con o senza il vento a favore. È stata fin troppo dura senza questo sport; il passato ha provocato ingenti danni e ha bloccato tutto il mondo, compreso quello del calcio. Ma ora il presente è diverso, si riprende a giocare in Germania, in attesa anche di Italia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e altri paesi. Malgrado queste notevoli differenze, lunga vita al calcio. Bentornato, quanto ci sei mancato!