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Calcio, la difficile partita contro il Covid-19

Il mondo del calcio è fermo. Quello dello sport, in generale. Stop a tutto lo sport italiano fino al 3 aprile: è la decisione del Coni e delle federazioni sull’emergenza Coronavirus.

Non solo l’Italia, ma l’Europa intera è messa in ginocchio da questo virus. Bundesliga in Germania e Ligue 1 in Francia sospese. Anche in Inghilterra, dove inizialmente la Premier League è stata restia alla sospensione del torneo, si è stati costretti ad arrendersi all’evidenza.

Stop ai match combattuti tra le varie compagini, stop alle emozioni zampillanti dai campi, stop ad uno degli sport più affascinanti dell’intero pianeta. Infatti il Covid-19 pare non fermarsi, anzi avanza sempre più velocemente colpendo tutto ciò che ostacola il suo cammino.

Tra le numerose vittime di questa pandemia, si aggiungono anche i calciatori, immuni ai nostri occhi ma vulnerabili ai duri colpi della vita.

Sono undici i giocatori della Serie A positivi al virus. Il primo è stato Daniele Rugani, difensore centrale della Juventus. Subito dopo il Covid-19 è giunto in casa Samp ed ha attaccato Manolo Gabbiadini.

Nei giorni scorsi altri quattro giocatori blucerchiati sono risultati positivi al tampone: Ekdal, La Gumina, Colley e Thorsby. Si sono aggiunti alla lista anche Depaoli e Bereszynsky, facendo risultare la Sampdoria come la società più colpita con sette giocatori positivi.

Ma anche da Firenze purtroppo sopraggiungono notizie negative: il Coronavirus bersaglia prima Vlahovic, poi Cutrone e Pezzella.

Nonostante la situazione delicata, sulla penisola italiana traspaiono anche buone notizie: tante personalità legate al mondo dello sport hanno mostrato vicinanza istituendo raccolte fondi o devolvendo denaro personale alle strutture ospedaliere.

Non è passato inosservato, infatti, il gesto del capitano azzurro Lorenzo Insigne, che ha donato 100.000€ alle strutture sanitarie della sua città. Un gesto di notevole importanza, esaltato pubblicamente dal presidente della Campania De Luca.

Non sarà certamente il Covid-19 a fermare e sconfiggere questo sport meraviglioso. Sarà una gara difficile, il Coronavirus è una squadra ostica da affrontare. Soltanto uniti, riusciremo a trafiggere il portiere avversario e a segnare la rete del vantaggio. Soltanto insieme riusciremo a vincere questa partita.