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Cala il turismo italiano rispetto agli ultimi anni

Un dato negativo interessa gli ultimi aggiornamenti relativi al turismo degli italiani. Gli abitanti del bel paese tenderebbero a spostarsi meno rispetto agli anni passati. 

In particolare nel 2019 si è riscontrato un decremento delle vacanze (-8,4% rispetto all’anno precedente) e dei viaggi di lavoro (che sono rappresentati da un -12%).

Ma ad essere meno quotati non sono soltanto viaggi e trasferte: secondo il report “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero” realizzato dall’Istat, a calare è anche la scelta dello stivale come meta vacanziera degli italiani. Nello specifico solo il 76,2% delle mete scelte comprendono una città italiana, un dato che va a rallentare la ripresa del settore turistico, avviata nel 2016.

Gli esperti del settore affermano che questa riduzione non è legata in alcun modo ai problemi del turismo derivanti dal Corona virus, bensì questo decremento interessa esclusivamente la domanda di turismo dei residenti italiani e si pone in contrapposizione con la crescita registrata l’anno precedente.

La ripresa del turismo sancita dal triennio 2016 – 2018, che andava a rilanciare i numeri registrati nel 2015, conosce un parziale decremento, anche se i numeri si mantengono superiori a quelli del 2017.

Dalle ultime indagini emerge che nel 2019 le vacanze hanno un decremento dell’8,4% mentre i viaggi di lavoro, che nel 2018 sono stati caratterizzati per una decisa tendenza positiva che non li interessava da circa un decennio, continuano a diminuire. Questa tendenza interessa principalmente le permanenze brevi, mentre interessa meno i viaggi di lunga durata, che restano stabili sui 35 milioni.

Tra i viaggi di lavoro, si confermano di primaria importanza (17,0%) quelli svolti per prendere parte a riunioni lavorative. Circa il 16,4% dei viaggi di lavoro è finalizzato a congressi e convegni, attività di rappresentanza, vendita, installazione o missioni di lavoro.