Caserta, al momento l’ipotesi è di incendio doloso, ma ovviamente non si esclude la pista del dolo. È stato aperto un fascicolo d’inchiesta avviato dalla Procura di Napoli nord per il maxi-rogo che ha distrutto a Caivano (Napoli), in piena Terra dei Fuochi, l’area di stoccaggio di rifiuti dell’azienda Di Gennaro Spa. Naturalmente si parla anche di disastro ambientale, essendosi sprigionata una densa nube nera, derivante dalla combustione di materiale plastico. Nube intensa che si è estesa su circa dieci comuni tra il Napoletano ed il Casertano.
Gli inquirenti – procuratore Francesco Greco e aggiunto Domenico Airoma con i sostituti Fabio Sozio e Patrizia Dongiacomo, attendono gli esiti degli accertamenti delegati ai Vigili del Fuoco di Napoli prima di procedere, ma è già vivo l’indizio che su quanto accaduto possa esserci la mano dell’uomo.
Le fiamme si sono estese all’interno dell’azienda (la quale è dotata di telecamere di videosorveglianza, i cui filmati sono ora nelle mani degli inquirenti) e i vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, ma il rogo era molto esteso, quindi appare difficile appurare l’esistenza di possibili inneschi.
La popolazione del posto è indubbiamente preoccupata, per l’intensità di un rogo così dannoso ed inquinante, per la relativa estensione, e soprattutto poiché non si tratta del primo evento del genere registratosi proprio in quella zona. Infatti, nel luglio 2017 l’azienda Ilside di Bellona, nel Casertano, fu investita da un grande incendio, nel corso del quale andarono a fuoco centinaia di tonnellate di rifiuti e materiale tossico. Anche in quel caso, il dolo non è mai stato escluso ma neanche appurato e confermato con elementi certi, nonostante l’azienda in questione fosse già stata colpita da un rogo simile nel 2012.
Comunque sia, gli abitanti di quella zona e delle zone limitrofe, protestano, sottolineando in particolar modo la lentezza nel rimuovere quei rifiuti. L’aria è tossica, le persone preferiscono rintanarsi in casa, chi può al fresco di un condizionatore, dato l’intenso caldo, chiedendo risposte certe circa l’inquinamento atmosferico derivante da un rogo simile. Ad oggi, 27 luglio, sui dati relativi a polveri sottili, biossido di azoto, CO e Benzene “i valori misurati rientrano nella norma e non si notano picchi significativi”, si legge sul sito Arpac. Continuano, inoltre, a Caivano Pascarola e a Marcianise presso il Centro Commerciale Campania, i campionamenti dell’aria per le misure delle diossine, i risultati si avranno all’inizio della prossima settimana.