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domenica, 4 Giugno 2023

Cacia squalificato per un messaggio WhatsApp

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Nell’era dell’uso esasperato dei social network questa ci mancava. Daniele Cacia, attaccante del Bologna in serie B è stato squalificato per una giornata per uno scambio di insulti avvenuti tramite sms e whatsApp con Gianluca Fiorini un procuratore come tanti che non cura gli interessi del bomber ma ha rapporti con alcuni giocatori del club emiliano.

Il fatto risale al 20 settembre 2014 dopo la gara interna che il Bologna perde in casa con il Crotone alla quarta giornata. Fiorini comincia ad offendere pesantemente il giocatore per le sue prestazioni sportive con sms del tipo: “tra poco il tuo club ti chiederà di restituirgli lo stipendio che non ti meriti”. Cacia sentendosi provocato gli risponde: “Sei un poveraccio in cerca di gloria in un mondo che non ti appartiene. Bello mio forse non hai capito in che situazione ti sei messo….morto di fame che sei….ma ricordati una cosa, Daniele è calabrese e Daniele non dimentica”. Nel dispositivo della sentenza si giustifica la squalifica con la violazione del’ articolo 1 bis. Anche il procuratore è stato inibito per un mese mentre il Bologna, che ha già annunciato ricorso, per la responsabilità oggettiva dovrà pagare 6000 euro di multa. Questa sentenza del Tribunale Nazionale della Figc rischia di diventare un precedente. E’ giusto che dei messaggi comunque privati diventino pubblici e portino alla squalifica di un tesserato?? Da oggi i calciatori che faranno?? Cancelleranno tutti i messaggi che possano essere compromettenti e che magari un domani dopo una denuncia possano essere controllati??

Gli sportivi devono essere bravi a difendere la propria immagine e diventare uffici stampa di loro stessi però è anche giusto che abbiano la loro privacy e che non tutto venga messo in piazza.

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