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C-Face: la mascherina intelligente traduce in otto lingue

C-Face, il progetto della start-up giapponese Donut Robotics ha portato al lancio di una nuova tipologia di mascherina anti covid.

Infatti, grazie all’applicazione di questa tecnologia, che prima dell’avvento mondiale dell’emergenza sanitaria scoppiata nei primi mesi di questo 2020 era nata per far fronte alle esigenze di un contratto che la stessa star-up aveva firmato per la fornitura di guide robot e traduttori all’aeroporto di Tokyo Haneda, con il progetto C-Face si ha avuto modo di creare una mascherina in grado di amplificare la voce e tradurre frasi e parole in otto lingue.

Il progetto C-Face vuole garantire, con l’amplificazione della voce e con il suo traduttore incorporato, una maggiore comunicazione tra gli interlocutori dato che i dialoghi risultano spesso ovattati dall’uso delle normali mascherine protettive.

L’amministratore delegato della Donut Robotics, Taisuke Ono, ha infatti spiegato: “Abbiamo lavorato duramente per anni per sviluppare un robot e abbiamo utilizzato quella tecnologia per creare un prodotto che risponda al modo in cui il Coronavirus ha rimodellato la società“.

La mascherina diventa così smart, trasformandosi in un accessorio da poter collegare al proprio smartphone tramite la connessione bluetooth e di tradurre frasi e parole in otto lingue quali: giapponese, cinese, inglese, francese, indonesiano, coreano, spagnolo, tailandese e vietnamita.

Il progetto ha avuto un notevole successo, grazie ai benefici che la sua tecnologia apporta, arrivando al punto di riuscire a raccogliere in poco più di mezz’ora, su un sito di donazioni, ben 225.500 euro.

Il funzionamento di questa mascherina hi-tech prevede il download di un’applicazione che previo abbonamento consentirà l’utilizzo del traduttore.

Per quanto concerne la parte estetica, invece, la mascherina poliglotta sarà di plastica bianca, progettata a forma di guscio e con due lacci laterali da ancorare alle orecchie e potrà essere appoggiata sopra le normali mascherine protettive.

Le mascherine si potranno trovare già da settembre, ma  solo in Giappone e con un primo stoccaggio di sole 5.000 unità.

La start-up ideatrice del progetto C-Face spera, inoltre, di riuscire ad esportare al più presto la mascherina intelligente anche in altri Paesi.