La musica di strada ritorna a Ferrara anche quest’anno con il Buskers Festival dal 26 al 30 agosto. Il 25 agosto, invece, vi sarà l’anteprima a Comacchio con esibizioni in luoghi particolarmente suggestivi. Gli organizzatori hanno parlato di un’edizione speciale e non solo per le disposizioni e alcune limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria mondiale. I tre pilastri su cui si reggerà il Buskers festival saranno: qualità, sicurezza ed ecologia.
Per il Buskers Festival quindici band d’Europa suoneranno in cinque location storiche della città di Ferrara, mentre gli artisti d’oltreoceano si esibiranno in streaming al Castello Estense e sulle piattaforme social.
Sarà garantita l’assoluta sicurezza degli artisti e del pubblico. Sarà una ‘limited edition’, dove le migliori 15 buskers band d’Europa saranno selezionate.
Per evitare assembramenti, non suoneranno per le strade, ma in ambienti appunto più ampi come: il Giardino di Palazzo dei Diamanti, il Chiostro di San Paolo, il Cortile di Palazzo Crema, il Cortile del Castello Estense e Palazzo Roverella.
Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna ha commentato: ” un segnale di ripresa significativo, che deve dare coraggio a tutto il settore dello spettacolo e della cultura”. Alan Fabbri, sindaco di Ferrara aggiunge che anche in pieno lockdown non è mai mancata la speranza di progettare e realizzare questa edizione speciale, ovviamente ricorrendo alle massime garanzie e tutele.
Molti artisti sono rimasti sempre entusiasti di questo festival. A questo proposito dice Lucio Dalla: “è una grandissima festa, senza distinzioni di etnie o di generi musicali. Non ci sono divisioni né distanze. Sono davvero felice di aver suonato al Ferrara Buskers Festival”.
Lo scopo di questo festival è quello di valorizzare e far emergere la figura del musicista di strada (il busker appunto), le cui esibizioni sono spesso vietate in molte città del mondo. Ma non in questa occasione, in cui si dà libero sfogo alla loro creatività e alla loro arte senza alcun freno, senza alcuna restrizione, sfruttando dunque la strada come unico palcoscenico.