Una proposta farlocco: così Francesco Greco (Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti) ha definito La Buona Scuola.
L’A.N.D. si è espressa negativamente alla prospettiva di una riforma della scuola, che più che creare una buona scuola, rischierebbe di affossare definitivamente il sistema italiano di istruzione, oltre che il ruolo e le funzioni di quelli che dovrebbero essere luoghi democratici che accompagnino bambini e ragazzi in percorsi di crescita culturale e civile.
Le critiche e le perplessità sono emerse nel corso della Direzione nazionale svoltasi lo scorso 3 novembre. Durante tale Consiglio, Greco ha anche comunicato di non aver voluto partecipare ad un’audizione parlamentare recentemente convocata presso il Senato della Repubblica, poichè l’ha ritenuta inutile e priva di ricadute sulle decisioni già raggiunte in altre sedi.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, con parole dure, ha affermato che “si tenta di far passare come un grande investimento nell’istruzione quello che, invece, è una mera partita di giro di riutilizzo parziale di risorse già sottratte alla scuola“.
Altro che buona scuola, quindi, quella immaginata da Renzi, secondo Greco è più “una scuola autoritaria, gestita con criteri privatisti e padronali, e con docenti ridotti a meri paria asserviti al potere incontrastato dei dirigenti scolastici ai quali intende consegnare le chiavi delle scuole e dei destini delle giovani generazioni. Una prospettiva nefasta che deve essere contrastata in ogni sede, da qui l’appello a tutti i docenti ad impegnarsi per evitare che sulla scuola si calino logiche ed interessi estranei ai principi e ai valori sui quali è stata incardinata dalla nostra Costituzione”.