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Bullismo, studentessa napoletana insultata su Instagram

Ennesimo episodio di bullismo, stavolta via social. La vittima è una ragazzina napoletana di 12 anni, insultata e minacciata da 2 quattordicenni. Lo rivela Fanpage.It, a cui la madre della ragazzina ha fornito la ricostruzione dei fatti.

La ragazza è stata presa in giro per il suo aspetto fisico. I 2 ragazzini (un quattoedicenne e una quasi quattordicenne) hanno creato dei profili falsi su Instagram offendendola in tutti i modi. Addirittura sono passati alle minacce quando la madre della vittima ha intimato loro di smetterla. Vano il tentativo della donna di coinvolgere uno dei genitori dei 2 ragazzini.

La vicenda ha chiaramente avuto delle ripercussioni sulla dodicenne, che si è sempre più chiusa in sé stessa, con frequenti mal di testa e mal di pancia. Lo scorso 8 giugno è andata in ospedale per sincope.

Visto l’atteggiamento di difesa di uno dei genitori nei confronti del figlio protagonista della vicenda, la madre della vittima è andata per via legale ed ha sporto denuncia ai carabinieri.

La signora suggerisce l’obbligo dell’uso dei social solo per i maggiorenni: “Bisognerebbe consentire l’accesso alle varie piattaforme solo dopo un processo di registrazione con documento. Mia figlia? Ho voluto darle fiducia, ma adesso ho capito che è meglio aspettare. Su Internet può nascondersi chiunque dietro un profilo, per cui può essere molto pericoloso. L’età minima per stare su Instagram è 13 anni. Per il momento le ho fatto cancellare l’account, in seguito vedremo”.

Dunque, un altro episodio spiacevole di bullismo, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione. Un fenomeno diffuso tra i giovani e chi ne paga le conseguenze risultano sempre i ragazzi più deboli mentalmente e caratterialmente.

Di certo, in questi casi, dovrebbe cambiare anche l’atteggiamento dei genitori, che non dovrebbero assolutamente giustificare tali comportamenti di un proprio figlio. Questo sarebbe sicuramente il primo step da fare, per porre fine o comunque limitare tale fenomeno.