Brucia l’Oasi WWF Astroni, a causare il rogo due batterie di fuochi d’artificio.
L’incendio, divampato lo scorso 31 luglio, ha mandato in fumo 50 ettari di vegetazione sul Cratere degli Astroni.
Si tratta di un’area protetta gravemente compromessa dopo l’incendio scatenato dall’esplosione di fuochi pirotecnici partiti dal parcheggio di una villa per ricevimenti.
Un vero e proprio disastro ambientale, 50 ettari di macchia mediterranea, ma anche vegetazione spontanea e alberi di varie specie sono andati distrutti.
I festeggiamenti hanno danneggiato gravemente quello che è considerato un vero e proprio polmone verde e hanno richiesto l’utilizzo di 5 elicotteri, 2 canadair, 70 autobotti, 7 veicoli di soccorso ma anche l’impiego di 66 uomini delle forze dell’ordine tra carabinieri, vigili del fuoco e dipendenti della Regione Campania.
Brucia l’Oasi Astroni: gravissime conseguenze
Un episodio gravissimo, sul quale indagano le forze dell’ordine. Per ora, grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di identificare e denunciare coloro che hanno azionato le batterie. Si tratta di un trentatreenne, parcheggiatore abusivo all’esterno della villa e di un uomo titolare del locale. Entrambi dovranno rispondere di concorso in incendio boschivo. Naturalmente le batterie utilizzate sono state poste sotto sequestro.
Il rogo divampato lo scorso 31 luglio ha causato una coltre intensa di polvere nera e un fortissimo odore di bruciato che ha invaso le abitazioni Pozzuoli, Bagnoli, Pianura.
“Dopo l’instancabile lavoro delle squadre che fino a stamattina hanno bonificato l’area, l’incendio appare finalmente domato ma non del tutto scongiurato date le attuali temperature. Abbiamo posizionato punti di avvistamento sia all’interno che all’esterno della Riserva e resteremo a presidiare tutta l’area, tuttavia chiediamo ad ogni cittadino di aiutarci a scongiurare ulteriori incendi segnalandoci tempestivamente fumo e fiamme ma anche comportamenti illeciti come l’esplosione di fuochi d’artificio. Ieri sera infatti, nonostante l’incendio ancora in corso, nuovi fuochi pirotecnici sono stati esplosi non lontano dell’area protetta. Preghiamo quindi tutti voi di coadiuvarci in questa lotta alla criminalità anche in maniera anonima inviandoci foto o video georeferenziati.
Ringraziamo la Protezione Civile regionale, la SMA, gli elicotteristi e i piloti di canadair, i Falchi del Sud, la ditta 4evergreen e tutti i cittadini che ci hanno mostrato la loro solidarietà e ci hanno offerto aiuto. Ne siamo commossi”. È quanto ha scritto su Facebook lo staff dell’ Oasi WWF Cratere degli Astroni.
L’Oasi WWF Astroni è riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale.
Immagine in evidenza: WWF Italia