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Brasile di Bolsonaro, l’inizio del regresso

Jair Bolsonaro, alla seconda settimana alla guida del Brasile, fa già parlare di sé, a causa anche delle decisioni prese dai suoi ministri.

La neo-ministra della Famiglia e diritti umani, Damares Alves, ha destato molto scalpore definendo gli omosessuali come “un’aberrazione”, i gay e travestiti “malati”, e annunciando per il Brasile l’inizio di un’era nella quale “i bimbi vestono di azzurro e le bimbe di rosa”.

Damares Alves, avvocato e pastore evangelico, non ha mai nascosto le sue posizioni estremamente volte alla cristianità. La ministra ha lanciato sui social l’hashtag #rosaeazul (rosaeazzurro) divenendo trend topic in Brasile.

Per il lancio la ministra ha deciso di diffondere un video nel quale afferma che “con questo governo la bambina sarà una principessa, e il bambino un principe. Nessuno ci impedirà di chiamarli così. Dobbiamo porre fine all’abuso dell’indottrinamento ideologico”.

Aspre le critiche mosse sui social network, tra le quali si colloca anche quella di Caetano Veloso, cantante che su Twitter ha pubblicato una sua foto nella quale indossa una maglietta rosa ripostante la frase “Proteggete i vostri amici”.

Altro tema tema scottante riguardo il quale la Alves si è espressa duramente è stato l’aborto.

Alves ha infatti affermato che “Per quello che dipenderà da questo Governo, in questo paese non verrà versato sangue innocente. Questo è il ministero della vita”, annunciando l’inizio di un governo per il “Brasile senza aborto”, generando un rifiuto totale per l’interruzione di gravidanza, per le donne in ogni condizione.

Rifiuto totale dell’interruzione di gravidanza anche per quelle donne che sono state vittima di violenza, come la stessa Alves. Stando a quanto riportato dalla rivista spagnola El Periódico, la Alves sarebbe stata infatti stuprata due volte in infanzia da parte di due pastori che frequentavano la sua famiglia ad Aracaju.

Esperienza fortemente segnante per la ministra che ha proposto anche un sussidio statale per tutte quelle donne violentate che accettano di tenere il figlio.

Tuttavia le idee della ministra, per quanto riguarda generalmente il ruolo della donna nella società, non sono proprio moderne: “Le femministe promuovono la guerra tra uomini e donne. Mi preoccupa l’assenza dalla donna da casa. Le donne nascono per essere madri”, ha affermato la Alves.

Imperversano anche le sue posizioni omofobe, rivelate grazie ad alcuni video nei quali qualifica gay e travestiti come “malati”, affermando inoltre che “il maschio è maschio. La bambina nasce bambina. Il cane maschio nasce maschio, non lo si può crescere come femmina”, che giungono oggi in concomitanza con la decisione di Bolsonaro di escludere la comunità Lgbt dai benefici delle politiche di promozione dei diritti umani.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II