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sabato, 23 Settembre 2023

Brasile 2014, tecnologie e spray

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Daniela Leone
Daniela Leone
Responsabile Area Eventi.

Per il Campionato del Mondo di calcio in Brasile la Fifa ha introdotto delle novità importanti, non solo tecnologiche. L’ultima innovazione dovrebbe eliminare l’annoso problema dei gol-fantasma, come nel Mondiale 1966, durante Inghilterra – Germania, con il gol che diede la vittoria agli anglosassoni  e mai entrato in rete. Una tecnologia tedesca chiamata GoalControl usufruisce di ben 14 telecamere che osservano la linea di porta, raccolgono in tempo reale le immagini sulla palla in relazione alla linea di porta e tramite una sala controllo situata nello stadio, invia un segnale agli orologi in dotazioni agli arbitri con l’inequivocabile scritta Goal.

L’altra novità, niente affatto tecnologica, che la Fifa ha introdotto nelle partite del Mondiale brasiliano, è l’utilizzo delle bombolette spray, che servirà per far mantenere la distanza di nove passi ai calciatori in barriera durante un calcio di punizione. Da diversi anni questo spray è usato sia nel campionato argentino che in quello brasiliano. Questo intervento dovrebbe servire per porre fine alle discussioni e alle obiezioni in campo: posizione della palla e della barriera. In questo mondiale niente più spostamenti furbeschi dell’ultimo secondo, né polemiche dunque: una volta che l’arbitro fischia il fallo, con la sua bomboletta traccerà sull’erba una striscia di spray bianco sul punto esatto dove è stato commesso il fallo, poi come da prassi conterà i nove passi per disporre la barriera e traccerà dunque l’altra linea. In questo genere di spray viene usato un particolare liquido che sparisce dall’erba dopo pochi minuti, quindi il pericolo di fare confusione non sussiste. Il metodo della bomboletta ha avuto consensi, molti si sono subito dichiarati favorevoli al suo utilizzo, sia perché serve ad eliminare le perdite di tempo, ma anche per sedare polemiche su una scelta sbagliata o un’omissione da parte della terna arbitrale. Eppure, nonostante i numerosi pro che tale innovazione si porta dietro, c’è qualcuno che non riesce proprio a vederla di buon occhio, come per esempio Marcello Lippi, attualmente allenatore dell’Evergrande Guangzhou. Nella finale del Mondiale per club svolta in Marocco, tra la squadra cinese dello Guangzhou allenata appunto da Lippi, e la squadra tedesca del Bayern di Monaco, il tecnico italiano si lamentò molto per la distanza scelta dall’arbitro per ‘spruzzare’.

Certo è che in un mondiale tecnologico e avveniristico come questo in arrivo, tra telecamere, monitor e computer, c’è da scommettere che l’unica vera innovazione percepita dai telespettatori sarà proprio questa bomboletta spray, un oggetto che rischia di diventare il tormentone della manifestazione, un po’ come le vuvuzela di quattro anni fa.

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