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martedì, 30 Maggio 2023

Bosone di Higgs

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Il Large Hadron Collider (LHC) è pronto a ripartire. Il CERN di Ginevra ha confermato che dopo la scoperta del bosone di Higgs, l’acceleratore più grande del mondo utilizzato per ricerche sperimentali nel campo della fisica delle particelle, ha già cominciato la sequenza di raffreddamento necessaria per tornare in attività. Dopo 16 mesi di letargo LHC rientrerà in piena attività per l’inizio del 2015. In questi giorni è iniziato infatti il secondo ciclo di attività sperimentali della durata di tre anni in cui il sistema lavorerà a energia e luminosità raddoppiata rispetto ai precedenti utilizzi.

Il 18 giugno è stata chiusa l’ultima interconnessione tra i magneti e negli ultimi giorni è iniziato anche il raffreddamento della grande macchina, partendo da uno degli otto settori in cui è suddiviso l’anello dell’acceleratore. Per migliorare le performance inoltre, durante lo stop tecnico sono state apportate modifiche ai rivelatori di particelle collocati lungo il tunnel di 27 chilometri nei punti dove si scontrano i protoni.

Bosone di Higgs
Bosone di Higgs

Gli studiosi di Zurigo sono riusciti a trovare prove del decadimento diretto del bosone di Higgs in fermioni, e dopo la notizia diramata ieri mattina che conferma che la particella scoperta al CERN nel 2012 è effettivamente il bosone di Higgs, quella che conferisce la massa a tutte le altre così come previsto dal cosiddetto Modello Standard, teoria di riferimento della fisica, e la scoperta di sue nuove proprietà, poche ore fa è stato dichiarato che gli scienziati di Ginevra si preparano ufficialmente al secondo ‘run’.

Dagli esperimenti del 2012 che avevano dimostrato l’esistenza della ‘particella di Dio’ osservando la sua trasformazione in altri bosoni, le particelle che trasportano le forze esistenti in natura, i nuovi risultati ottenuti dimostrano ora che il bosone di Higgs si trasforma anche in fermioni, le particelle che costituiscono la materia.

Tiziano Camporesi, portavoce per l’esperimento CSM ha spiegato: “I precedenti studi avevano già dimostrato al di fuori di dubbi l’osservazione del bosone di Higgs. Ora abbiamo l’evidenza netta che questo decada anche in fermioni così come previsto a livello teorico. Siamo tutti molto eccitati perché non solo riprendiamo a lavorare ma perché avremo dati del tutto ‘nuovi’. Avendo l’acceleratore con un’energia quasi raddoppiata ci aspettiamo infatti di trovare cose nuove”.

L’obiettivo dichiarato è quello di andare a svelare i misteri irrisolti dell’Universo come, a esempio, capire l’origine della materia oscura. Il raggiungimento di tale scopo sarà possibile, si spera, grazie alla maggiore potenza apportata al LHC che permetterà così di osservare ancora più in profondità e svelare la presenza della materia e dell’energia ‘invisibili’.

Stando a quanto dimostrato dagli studi di fisica, solo il 5% della materia che compone l’universo è materia ordinaria, il resto è appunto energia e materia oscura. Rolf Heuer, il Direttore generale del CERN, parlando al Links Icon Euroscience Open Forum External (ESOF) di Copenaghen ha dichiarato: ”La novità è grande. Molto lavoro è stato svolto sul LHC negli ultimi 18 mesi e la macchina nuova è pronta per avviarsi sulla strada di nuove scoperte”.

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