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domenica, 24 Settembre 2023

Bonus edili 2015: proroga aliquote massime

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Vittorio Vecchione
Vittorio Vecchione
Collaboratore XXI Secolo. dott. Commercialista in Napoli.

Il DDL di Stabilità per il 2015 prevede la proroga di un anno di bonus della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, contro il ribasso al 40% previsto, e proroga anche quella del 65% per il risparmio energetico, contro quella prevista del 50%, rimandando al 2016 l’inizio dei ribassi.

Infatti, chi attualmente ristruttura la propria casa, può godere di una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta, da usufruire in dieci rate di uguale importo, a condizione che il bonifico all’impresa che ha realizzato i lavori fosse effettuato entro e non oltre il 31 dicembre 2014. Dopo tale data, le spese sostenute sarebbero state detraibili solo per il 40%, sempre in dieci rate, e con il seguente metodo di calcolo:

Spesa sostenuta nel 2014 pari a 50mila euro:
50.000 x 50% = 25.000
25.000 : 10 = 2.500 euro di detrazione Irpef all’anno, dal 2015 al 2024.

Le spese sostenute nel 2015, come dicevamo, prima della proroga avrebbero comportato una detrazione del 40%, mentre quelle sostenute nel 2016 del 36%, sempre ripartite secondo lo stesso criterio. Inoltre, il limite massimo della detrazione è di 96mila euro per ogni unità immobiliare residenziale, ristrutturata nel 2014 e 2015, mentre si riduce a 48mila per le spese sostenute nel 2016.

Chi, invece, intende effettuare lavori che migliorano l’efficienza energetica della propria abitazione, attualmente può godere di una detrazione Irpef pari al 65%, calcolata con lo stesso metodo della ristrutturazione, e sempre da utilizzare in dieci anni, a condizione che la spesa sia sostenuta entro il 31 dicembre 2014. Per le spese sostenute nel 2015 la detrazione si sarebbe ridotta al 50%, e per quelle sostenute nel 2016 avrebbero seguito l’aliquota del 36% prevista per le ristrutturazioni edilizie.

La proroga di un anno delle aliquote massime, per i vantaggi fiscali che generano, incentiva maggiormente ad effettuare i lavori anche nel prossimo anno, contribuendo, come nelle intenzioni del legislatore, ad incrementare la domanda nel settore edilizio, e di conseguenza a tutto l’indotto che genera.

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