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Bonus depuratori: come ottenerlo e chi può usufruirne

Bonus depuratori: L’acquisto per i depuratori dell’acqua potrà essere aggiunto nel 730, vediamo come:

Nella dichiarazione dei redditi si potranno inserire tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

Il bonus depuratore si concretizza in un credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, ma anche per migliorare la qualità delle acque destinate al consumo.

Il bonus ai applica su un importo non superiore a mille euro per ciascun immobiliare.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Ricordiamo che lo scopo del bonus è quello di ridurre la diffusione della plastica e dunque l’inquinamento ambientale.

L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, si occuperà di analizzare tutti i dati relativi all’impatto ambientale derivanti da questa misura e dal bonus che si spera possa essere scelto da sempre più persone.

Il bonus depuratori è riconosciuto solo previa comunicazione all’Agenzia delle entrate della spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo.
Quindi per i depuratori installati nel 2021 entro il 2022, mentre per le installazioni dell’anno prossimo si ha tempo fino al 28 febbraio 2023.

Bonus depuratori: tutelare consumatori e ambiente 

Un notevole passo avanti soprattutto dal punto di vista ambientale ed economico. Un incentivo che dovrebbe invogliare a non comprare acqua imbottigliata.

Ricordiamo che i depuratori domestici più utilizzati sono quelli basati sulla gravità e quelli basati su carbone: i primi vengono installati direttamente al rubinetto ed eliminano le impurità grazie all’azione di un apposito filtro, i  depuratori a carbone sono quelli più utilizzati  perché risultano più comodi e veloci da usare di quelli a gravità.

Per quanto riguarda l’ottenimento del bonus depuratore è opportuno sottolineare che la spesa sostenuta deve necessariamente essere documentata da una fattura elettronica o da un documento fiscale che attesti il codice fiscale di chi richiede il bonus.
Se il fornitore non ha l’obbligo di emettere fattura elettronica, il beneficiario del bonus dovrà comunque disporre di una fattura o di un documento che riporti il codice fiscale.