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sabato, 3 Giugno 2023

Bonisoli dice no all’autonomia dei musei

I beni di valenza nazionale devono rimanere allo Stato

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Il ministro dei beni e delle attività culturali, Alberto Bonisoli, ha affermato di non essere d’accordo per l’autonomia da parte delle regioni sui beni culturali.

Le regioni che vorrebbero l’autonomia della gestione dei beni culturali sono Lombardia, Veneto e Emilia Romagna.

La Lombardia ha stilato, infatti, una lista di musei, monumenti, palazzi storici e siti archeologici che vorrebbe rendere regionali. Stessa cosa ha fatto il Veneto, che vorrebbe acquisire tutti i beni culturali che si trovano sul territorio regionale.

Ma il ministro afferma: “Leonardo non si tocca, tanto meno Mantenga o Piero della Francesca”.

“La Pinacoteca di Brera resta allo Stato, – continua il ministro – così come il Cenacolo Vinciano di Milano, o le Gallerie dell’Accademia di Venezia”.

I beni di valenza nazionale devono rimanere allo Stato” dice giustamente Bonisoli.

L’elenco dei beni che le regioni vorrebbero rende di propria autonomia è lungo e di prestigio. Vi sono il Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano, il Palazzo Ducale di Mantova, il Castello Scaligero di Sirmione, le Galleria dell’Accademia di Venezia, il Museo Archeologico nazionale sempre di Venezia, e Villa Pisani sul Brenta.

Il mio intento non è tanto di cedere, quanto di prendere. Mi prenderei, per esempio, tutto quello che c’è in Sicilia” afferma Bonisoli.

Il dissenso del ministro riguarda anche le richieste sull’autonomia per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione, così come per quel che riguarda le richieste di gestire gli uffici delle soprintendenze e le nomine dei dirigenti.

Il ministro si esprime anche relativamente i siti minori, nei quali il Ministero non riesce ad intervenire con risolutezza. Bonisoli afferma che si tratta di un discorso diverso: “Penso alle incisioni rupestri in Val Camonica, per le quali si può aprire un discorso con la Regione”.

“Questa è una realtà molto sentita dalla Regione – continua il ministro – e qui la valorizzazione potrebbe essere più efficace sul territorio”.

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