La Nigeria ha subito pochi giorni fa, quasi contemporaneamente ai fatti di Parigi, un attacco in cui potrebbero essere morte più di 2000 persone, secondo la Bbc. La città di Baga, in cui ha sede un’importante base militare, è stata presa letteralmente d’assedio dai guerrieri di Boko Haram. Testimoni parlano di un numero incalcolabile di cadaveri abbandonati per chilometri lungo le strade, un eccidio, che secondo Amnesty International, è il più grave da quando nel 2009 sono iniziati gli attacchi da parte dell’organizzazione.
Altri due attentati suicidi hanno colpito di recente le città di Potiskum e Maidiguri. A realizzarli due bambine di soli 10 anni, anche se la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. Il 10 gennaio il governo nigeriano ha chiesto l’intervento della comunità internazionale per mettere fine alle stragi del gruppo che l’esercito regolare del Paese, mal equipaggiato e mal addestrato, non riesce a fronteggiare.
Boko Haram è un’organizzazione terroristica di matrice islamica e di orientamento sunnita nata nel 2003 da un gruppo di estremisti religiosi di Maidiguri, la capitale dello Stato del Borno, in Nigeria. La sua versione più recente e feroce, quella che abbiamo imparato a conoscere attraverso gli attentati e i sequestri, sorge nel 2010, dopo la morte dell’ex leader Mohammed Yusuf.
Boko Haram rivendica legami con altre organizzazioni di stampo terroristico (ed è questo a renderla ancora più pericolosa) che agiscono sia localmente sia a livello internazioale e con le quali condividono la stessa base ideologica, una di queste è Al Qaeda. Fonti nigeriane sostengono che secondo i servizi segreti, Boko Haram avrebbe contatti anche con l’Isis, movimento che potrebbe aver fornito al gruppo consigli pratici sulle tecniche di guerra e le strategie più efficaci da adottare.
Lo scopo di Boko Haram, è forse abbastanza noto. Come scrive il giornale The Nigerian Observer, il gruppo intende prendere il controllo di parte del territorio nigeriano e farne uno Stato islamico separato, rigidamente regolato dalle norme della Sharia, che viene già imposta nel nord della Nigeria da circa un decennio.
Tra le cause che hanno portato alla nascita in Nigeria di gruppi armati come Boko Haram ci sono sicuramente il malgoverno, la corruzione, le endemiche difficoltà economiche e non ultima l’aumento delle disuguaglianze sociali. La disoccupazione, la povertà e l’ignoranza, anche verso gli insegnamenti del Corano, sono state la molla che ha spinto molti giovani ad abbracciare il credo di Boko Haram. L’organizzazione, messa al bando ufficialmente nel 2013, agisce infatti nella regione settentrionale della Nigeria, che appare assai diversa dal sud, molto più ricco e dinamico.
Il suo leader attuale, Abubakar Sheakau, ha ereditato le redini dell’organizzazione dopo la morte di Mohammed Yusuf, avvenuta nel 2009. Sheakau è il più famoso dei leader di Boko Haram e anche il più ricercato. A detta del Time, la sua testa vale per il governo degli Stati Uniti ben 7 milioni di dollari, 2 milioni in più del capo supremo dei Talebani afghani, Mullah Omar.
La ragione per cui i miliziani di Boko Haram rapiscono o uccidono i bambini deriva dal nome stesso del gruppo, che vuol dire: “la civilizzazione occidentale è proibita“. Ecco perchè i ragazzi in età scolare che ricevono un’educazione di stampo occidentale divengono il bersaglio prediletto dell’organizzazione. Controllare le menti delle giovani generazioni è il principale strumento di controllo sulla società, uccidere bambini invece è il modo più semplice per seminare terrore e paralizzare il Paese. Ma Boko Haram non ha sempre attaccato civili, nel corso degli anni gli obiettivi sono cambiati, da militari o statali, come stazioni di polizia, basi militari, uffici di pubblica sicurezza, il gruppo è passato, nel 2010, a colpire scuole, moschee, chiese, mercati o stazioni ferroviarie.
L’attività criminale e terroristica di Boko Haram ha portato alla perdita di migliaia di vite umane, centinaia di migliaia invece sono le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case per fuggire all’avanzata dei miliziani sunniti.