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Blanco, “notti in bianco” ad ascoltare “le tue canzoni”

Il Michelangelo del mondo musicale, un giovane ragazzo dal talento sproposito. Sebbene sia molto giovane, il successo riscosso fino a questo momento è incredibile, i margini di miglioramento sembrano essere infiniti. L’attitudine alla musica scorre nelle sue vene, il suo futuro pare essere smisuratamente propizio. Blanco, o Blanchitobabe, il suo nome d’arte, avvolto nel mistero, emerso inaspettatamente, spuntano dai suoi pori lembi del proprio genio musicale.

Riccardo Fabbriconi, classe 2003, è originario di Brescia, dettagliatamente Calvaggese, piccolo paesino sul lago di Garda. Il suo avvicinamento all’universo musicale non è diretto, ma passa attraverso la scrittura. Sono le parole, infatti, lo strumento attraverso il quale il giovane Blanco mostra le proprie emozioni, alle loro spalle si celano i suoi sentimenti covati nei confronti di una fanciulla. Questo amore ha disseppellito dalle viscere del suo animo una potenzialità occultata, indirizzata poi sul percorso che conduce alla musica.

Nonostante la tenera età, Blanco ha già pubblicato numerosi brani, piuttosto singolari, impregnati di immensa vivacità. La sua prima canzone si chiama “Belladonna (Adieu)“. Le qualità non si discutono, ma l’artista fa ancora fatica a mostrarle. L’estro musicale è ben presente ed affiora in “Notti in bianco“, un singolo incedibile, con un successo incredibile, in grado di esibire tutta la sua mirabolante originalità. Una voce potentissima, portatrice di vita, di quel brio che provoca quel brivido lungo la schiena, messagera delle trepidazioni le quali turbano il suo animo.

Ladro di fiori” è un altro singolo importante, il quale ha ottenuto molto successo. Dominante all’interno della canzone è il tema dell’amore; Blanco immagina di osservare la propria persona, come in uno specchio, attraverso lo sguardo di questa ragazza. È la medesima che gli ha offerto l’ispirazione a comporre musica: lei amante dei fiori, lui, da bravo fidanzato, pensa a regalarle tutti quelli che desidera, rubati, naturalmente, dai giardini delle abitazioni circostanti. Non si può certo negare che l’aticipità caratterizza i suoi brani.

In conclusione, gli ultimi due brani pubblicati hanno diffuso smisurato entusiasmo ed apprezzamento tra le fila degli ascoltatori. Uno degli ultimi, “La Canzone Nostra“, è un singolo in collaborazione con Salmo e MACE, la quale ha travolto tutta la penisola italiana per l’amalgama di due tonalità canore potentissime. Fitto intreccio tra acutezza e profondità, una miscela sentimentale, che racconta una storia d’amore aggrappata ad un filo; nata sotto la pioggia ed accompagnata da alcune parole di Domenico Mudugno estrapolate da “Volare“.

Dopo che il suo nome ha raggiunto i vertici delle classifiche musicali, Blanco ha deciso di lanciare un ultimo brano, intitolato “Paraocchi“. Le parole all’interno della canzone conservano i tratti già analizzati precedentemente, toni taglienti e schietti, i quali permettono l’emergere di forti contraddizioni. Anche nell’ultimo singolo pubblicato dal giovane artista, tornano l’euforica angoscia ed una determinata irruenza adolescenziale, attorcigliate ad travolgente amore dalle sembianze barocche.

Blanchito come simbolo di immensa libertà ed accattivante originalità, un’energia travolgente agita costantemente le parti del suo animo. Sfacciato e schietto, emblema di una felicità inquieta, molto ribelle ed incline all’esuberanza. Valicati tutti gli standard musicali, il prodigio bresciano tenterà di lasciare il segno in questo arduo universo, anche se più di una traccia è stata già tratteggiata.