Finisce alle semifinali l’avventura agli Australian Open di Matteo Berrettini, il giovane azzurro si arrende ai colpi di classe dell’eterno Rafael Nadal riuscendo a strappare soltanto un set.
Il 3-1 finale apre la porta della finale allo spagnolo mentre Berrettini porta a casa la soddisfazione di aver strappato un’altra posizione nell’Atp e da lunedì prossimo sarà il n.6 del mondo.
Una gara spigolosa. Non facile, costellata da un buon numero di errori. Persi i primi due set con il punteggio di 6-3 e 6-2. Nel terzo set arriva l’attesa risposta di Matteo che riesce finalmente a strappare il servizio all’avversario e concludere sul 6-3.
Dura poco l’impressione di poter arrivare ancora una volta al quinto set di questi Australian Open quando Nadal ha cominciato a perdere colpi.
Improvvisamente arriva però il passaggio a vuoto: costato il break decisivo nella parte risolutiva del quarto set. Questa la sintesi di un match lunghissimo, che segna un nuovo passo nella crescita del tennista romano.
Una carriera in ascesa già prima degli Australian Open
Matteo Berrettini (Roma, 12 aprile 1996) è già considerato uno dei più forti tennisti italiani italiani di sempre già prima di questi Australian Open, è l’unico ad aver disputato la finale del torneo di Wimbledon, nell’edizione 2021.
Nel 2019 è stato semifinalista agli US Open, mentre oggi ha raggiunto le semifinali agli Australian Open, altro risultato senza precedenti nella storia del tennis italiano. È inoltre giunto almeno ai quarti di finale in tutte le prove del Grande Slam.
Ha conquistato un titolo ATP 500 e quattro ATP 250 su un totale di otto finali disputate. Nel settembre 2021 ha raggiunto il 7° posto del ranking ATP, ed è il giocatore italiano con la più lunga permanenza nella top 10. Nel circuito è conosciuto con il soprannome di “The Hammer” (il martello), per via dei suoi potenti colpi di servizio e dritto.