Niente arresti domiciliari per Silvio Berlusconi. L’ex Premier potrà svolgere attività politica e vivere a Roma presso il suo domicilio per tre giorni alla settimana, dal martedì al giovedì. Il leader di Forza Italia è stato affidato in prova ai servizi sociali e sconterà la pena di un anno per frode fiscale presso la Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone in provincia di Milano: un istituto per anziani, dove dovrà recarsi almeno una volta alla settimana per 4 ore consecutive. È questa la decisione del tribunale di sorveglianza di Milano, comunicata nella mattinata di oggi. L’ordinanza è stata già notificata alle parti e depositata: “decisione equilibrata e soddisfacente”, affermano gli avvocati di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Franco Coppi, ad alcuni cronisti presenti fuori al tribunale di Milano.
Nelle prescrizioni che l’ex premier dovrà seguire non potrà, salvo specifiche autorizzazioni, si legge nel comunicato diramato dal tribunale di Milano, lasciare la Lombardia. Ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi a Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso. Le modalità dell’attività socialmente utile di volontariato che Berlusconi svolgerà in base all’articolo 47 della legge sull’ordinamento penitenziario, sono definite nelle prescrizioni stabilite dall’Uepe, l’Ufficio esecuzione pene esterne che sovrintende all’affidamento in prova ai servizi sociali.
L’ex Premier non potrà compiere viaggi notturni né all’estero, non potrà frequentare pregiudicati o tossicodipendenti, non potrà lasciare la propria abitazione tra le 6 del mattino e 23 di sera, salvo autorizzazioni del magistrato di sorveglianza. Dovrà predisporre tutti gli accorgimenti necessari per agevolare i controlli delle forze dell’ordine e dovrà portare sempre con sé una copia del provvedimento del tribunale di sorveglianza. Berlusconi nei prossimi 10 mesi e 15 giorni, potrà continuare a svolgere attività politica, anche se per 2 anni non potrà essere eletto nè votare alle elezioni per effetto dell’interdizione dai pubblici uffici. L’interdizione è stata stabilita insieme alla condanna a 4 anni per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset, diventata definitiva dal primo agosto dello scorso anno.