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Benvenuto a Draghi, l’ex premier Conte dà un toccante addio

È d’obbligo dire dopo tante peripezie Benvenuto a Mario Draghi! Nella giornata di oggi è avvenuto l’accordo con il giurament, e si è formato il governo.

A seguito di tantissime proposte, dibattiti e dubbi L’italia è pronta a dare il suo grande saluto al nuovo premier Mario Draghi, nonostante molte perplessità sull’operato di Giuseppe Conte una buona parte degli italiani è molto dispiaciuta dell’addio dell’ ex premier che è stato al timone della nazione fino ad ora, gestendo  a suo modo anche una situazione mai vista prima , la pandemia globale da Covid-19 che ci ha afflitti e stravolti completamente. Insomma un premier che divide e che ha sempre diviso un pò le opinioni dei cittadini italiani ma che in ogni caso lascia un segno forte, negativo o positivo che sia. Un addio sicuramente non banale , ma che fa effetto.

Le sue parole di oggi sui social sono impressionanti e commoventi:

Ho lavorato nel “Palazzo”, occupando la “poltrona” più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia.

Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni.

La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione.

Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino.

È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita.

Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere.

Con l’Italia, per l’Italia. Grazie.

Parole forti e piene di rammarico, tristezza e sicuramente amore per il suo mestiere, parole intense che fanno pensare ad un uomo che avrebbe voluto dare di più ma accetta con diplomazia l’arrivo di Draghi.

Questo nuovo arrivo invece porta speranza e ottimismo.

il cardinale Gualtiero Bassetti, ha inviato al premier Mario Draghi un messaggio con “i migliori auguri per l’importante e delicato compito che attende Lei e il nuovo Governo in una fase tanto complessa per la storia del nostro Paese, dell’Europa e del mondo intero”. “L’Italia ha bisogno di unire le forze”, sottolinea la Cei.

E aggiunge Bassetti:

“Abbiamo seguito con trepidazione e preoccupazione gli sviluppi della recente crisi politica, ben sapendo che l’Italia ha bisogno di unire le forze per affrontare le pesanti, persino tragiche, ricadute della pandemia da Covid-19. Quest’emergenza”, conclude Bassetti, “ha posto in evidenza fratture molteplici: sanitarie, sociali, economiche, educative, generando fra l’altro nuove e diffuse povertà”.

Non ci resta che aspettare e ambire ad un cambiamento quanto meno positivo e concreto, migliore ci auguriamo senz’altro dell’operato precedente. Un grande benvenuto a Draghi e un caloroso saluto a Conte. Che sia un anno ancora migliore.