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Benevento: la dura sopravvivenza in Serie A

Sopravvivenza e resistenza per il Benevento: dovranno rappresentare necessariamente gli unici appigli ai quali la squadra campana dovrà accollarsi. Per le streghe sarà il momento di scendere dalle scope e di iniziare a combattere sul terreno di gioco, per centrare l’obiettivo stagionale; la salvezza sarà ostica da conquistare e i giganti della Serie A sono dei duri avversari da abbattere.
Con diligente professionalità e una grande determinazione, i giallorossi, prima di mettere piede sul manto erboso del “Vigorito“, si sono recati a fare shopping, per rinforzare la rosa, mettere a segno qualche innesto importante e aggrapparsi alle liane della giungla della Serie A ed uscirne a fine stagione. Il cammino dei sanniti nel campionato cadetto è stato talmente perfetto che, in apparenza, verrebbe da pensare, che, confermando in gran parte la stessa rosa, potrebbero anche resistere all’urto della Serie A. Pensando ciò però, sarebbe un errore letale per loro: l’organico della compagine campana non è poi così adatto al massimo campionato, per le differenti caratteristiche che presenta rispetto alla B.
Ma il Benevento è a conoscenza di queste discrepanze, ed è per questo che ha già aggiunto qualche arma in più al proprio arsenale. A dirla tutta, fin qui per i giallorossi è stato un mercato spumeggiante, ed era necessario per festeggiare il ritorno tra i grandi. Sfumati inizialmente Remy e Sturridge, il primo colpo ad effetto è stato Kamil Glik, proveniente dalla Francia, dopo alcuni anni vissuti nel Principato di Monaco.
Oltre all’ex Torino, sono arrivati in Campania anche Artur Ionita, centrocampista moldavo del Cagliari, l’attaccante italiano Gianluca Lapadula, dal Genoa. Gli ultimi due colpi, invece, portano la firma di Daam Foulon del Waasland-Beveren, una “scoperta” per Pippo Inzaghi, e Gianluca Caprari dalla Sampdoria.
In uscita, invece, formalizzati gli addii di Massimo Coda e Bright Gyamfi. Ma non è finita qui e Vigorito lo sa bene: quest’ultimo, infatti, è intenzionato a regalare al mister piacentino un altro profilo offensivo, una freccia in più da aggiungere alla propria faretra. I nomi? Numerosi e diversi, dall’ex Empoli Zajc ad Andreas Cornelius, attaccante danese in forza al Parma, e l’ivoriano Gervinho, passando per il sogno olandese Justin Kluivert.
A centrocampo, dovrebbe giungere un innesto importante, di qualità e di quantità per irrobustire un reparto fondamentale: Bryan Dabo dei Viola, oltre ad essere il profilo più adatto, al giorno d’oggi rappresenta il giocatore più vicino ai sanniti.
Nel corso del campionato cadetto, Pippo Inzaghi ha alternato il 4-3-3 con il 4-4-2 ed ha preferito basarsi sullo stato di forma dei suoi uomini, piuttosto che adattarsi allo schema degli avversari di turno. Il Benevento non è stata la compagine che ha mostrato il miglior calcio della B, ma ha saputo trovare grande concretezza nei suoi attaccanti e una fase difensiva perfetta, fatta eccezione per qualche sbavatura di troppo nell’ultima fase della stagione a promozione raggiunta. Sebbene ciò, il collettivo non ha dato dimostrazioni di un’idea di gioco così innovativa, da sorprendere ad alti livelli, anche se sarà necessario farlo.
Pippo non ha abiurato al suo modo di scorgere il calcio e, seppur rivedendo alcune minuzie tattiche, resta comunque un tecnico attaccato a determinate idee di gioco, spesso per lui intoccabili. Uno stile di gioco costituito da un controllo della fase di non possesso e di ripartenze a tutto gas in campo aperto.
Sarà una battaglia ostica e faticosa, quella che attende il Benevento: alcuni acquisti sono stati effettuati, ma non bastano per resistere ai duri colpi delle grandi e restare in “vita” tra le difficoltà e gli ostacoli della Serie A. Faticheranno non poco a rimanere dentro la lotta per non retrocedere, se non dovessero puntellare ancor di più la propria rosa. Ci si aspetta un Campionato ricco di sorprese e di emozioni!