“Se il bambino esce col cattivo tempo si ammala”, “mio figlio deve studiare”, “piove meglio stare a casa”, tutte frasi comunemente utilizzate da genitori ansiosi e fin troppo apprensivi. Ci sono invece tanti benefici e vantaggi per i bambini stando a contatto con la natura e all’aria aperta.
Diceva Baden Powell: “non esiste buono o cattivo tempo ma solo buono o cattivo equipaggiamento”. Insomma non è vero che uscendo con un clima poco sereno il bambino si ammala, anzi, in realtà succede esattamente il contrario, ci si ammala molto di più proprio perchè passiamo troppo tempo in luoghi chiusi, con temperature interne elevate e pochi ricambi d’aria e usciamo poco.
Non ci sono controindicazioni per lo stare all’aria aperta e questo vale sia quando è bel tempo che brutto tempo, con la bella stagione o la brutta stagione.
Benefici e vantaggi possono essere l’apertura mentale che il contatto con la natura scaturisce dato che essa offre esperienze artistiche e apprendimenti scientifici: come lo studio di foglie, piante, semi, che possono anche ispirare per un disegno.
La natura consente anche l’acquisizione di competenze motorie, poichè essa offre la possibilità di arrampicarsi sugli alberi, saltare e correre sul terreno ed è anche il luogo ideale per socializzare, per esempio alle volte i bambini cooperano insieme per progettare la costruzione di una tana oppure si cimentano in gare di corsa o di arrampicata.
Nonostante ciò non sono soltanto quella categoria di genitori apprensivi a frenare l’esperienza della vita all’aria aperta ma anche i servizi educativi e scolastici promuovono ben poco questa attività, meno di quanto è necessario, quando in realtà le classi affollate offrono un clima molto meno salubre rispetto a quello che si respira all’esterno.
L’immersione nella natura è consigliata da molti pediatri e neuroscienziati.
Stare all’aria aperta è fondamentale per i bambini per il loro sviluppo cognitivo, motorio, sociale ed emotivo.