La stragrande maggioranza dell’opinione pubblica ritiene che il tè nero apporti meno benefici all’organismo rispetto al tè verde e che quindi è consigliabile fare uso prevalentemente di quest’ultimo. In realtà si tratta solo di un luogo comune che va sfasato. Occore in primis precisare che esistono tante varianti di tè nero. Il tè nero è un po’ come il vino: varia per intensità di colore, corposità, sapore, consistenza. A seconda di come si combinano questi elementi, sarà prevalente una specifica proprietà benefica rispetto ad altre. I benefici derivanti dal consumo quotidiano di tè nero sono essenzialmente sei:
- Fa bene al cuore: è scientificamente provato che bere un paio di tazze di tè nero al giorno riduce dell’11% il rischio d’infarto.
- Migliora le funzioni cognitive: Il tè nero contiene caffeina in quantità minore rispetto al caffè e contribuisce al funzionamento delle attività cognitive e celebrali, agendo sull’ umore e sul livello di attenzione. Bere due tazze di tè nero al giorno favorisce il flusso ed il deflusso del sangue al cervello
- Aiuta a perdere peso: Bere tè nero stimola la diuresi, contribuendo alla riduzione di massa grassa corporea.
- Aiuta i denti: il tè nero contiene polifenoli che inibiscono la formazione della placca batterica nella bocca riducendo il rischio di alito cattivo. Una controindicazione bere tè nero come bere caffè causa la macchiatura dei denti
- Può prevenire il diabete di tipo 2: Il consumo quotidiano di tè nero aiuta la digestione dei carboidrati ed inibisce alcuni enzimi digestivi che presiedono alla formazione del glucosio, riducendo di conseguenza la quantità di glucosio presente nell’organismo
- È anticancerogeno: Bere quotidianamente tè nero riduce del 30% il rischio di cancro ovarico.
Insomma, un vero toccasana per il nostro organismo. Vale la pena “meridionalizzare” questa usanza molto anglosassone e bere anche a Napoli il tè delle 17.00
