venerdì 19 Aprile, 2024
10.7 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Il Bauhaus compie 100 anni

Come ci ricorda anche Google con il suo doodle, oggi 12 aprile 2019 ricorre il centenario della nascita della Bauhaus, scuola tedesca di istruzione artistica che, nonostante la sua breve e travagliata vita, segnò profondamente l’arte e la cultura mondiali.

Nato a Weimar, in Germania, con il nome di Staatlitches Bauhaus, l’istituto di istruzione artistica restò aperto come tale solo per 14 anni, nei quali si avvicendarono ben tre direttori. Neanche la sede rimase sempre la stessa, infatti dopo Weimar si trasferì a Dessau, dove oggi c’è l’edificio Bauhaus più famoso al mondo, e infine, negli ultimi anni, a Berlino, dove il partito nazionalsocialista chiuse definitivamente la scuola il 10 agosto 1933.

La nascita dell’associazione fu resa nota da Walter Gropius che ne parlò nel manifesto di una mostra di architetti sconosciuti: “Tutti noi architetti, scultori, pittori dobbiamo rivolgerci al mestiere. L’arte non è una professione. Non c’è alcuna differenza essenziale tra l’artista e l’artigiano, l’artista è una elevazione dell’artigiano”.

Gropius, divenuto poi direttore della scuola, scelse il nome “Bauhaus”. Il progetto iniziale fu quello di formare una nuova classe di artigiani-artisti, unendo la ricerca della forma estetica alla funzionalità pratica, con l’aiuto di industria e tecnologia. All’insegna dell’ “interdisciplinarietà”, sarebbero stati realizzati oggetti di ogni tipo, sfruttando discipline di ogni tipo per arrivare a costruire “l’edificio del futuro”.

I frequenti cambiamenti di sedi, insegnanti e progetti, rendono complicato definire con esattezza l’essenza del Bauhaus, che nonostante oggi venga associato soprattutto all’architettura, nei primi anni di vita non comprendeva un corso specifico dedicato a questa materia, che lo stesso Gropius definiva “il fine ultimo di ogni attività figurativa”.

Il nome “Bauhaus” è tratto dalla parola medievale Bauhütte, indicante la loggia dei muratori e, come vuole il principio della forma che segue la funzione, unisce artigianato, arte “fine” e tecnologia moderna nell’iconica sede proprio a Dessau. Un luogo dove si imparavano quindi non soltanto pittura murale e lavorazione di ceramica o vetro,  ma anche tessitura, lavorazione del metallo, carpenteria, grafica e tipografia modificando, così, anche gli oggetti del quotidiano.

Il Bauhaus ha ispirato generazioni di artisti e successivi movimenti di tutta Europa includendo artisti come Wassily Kandinsky e Paul Klee, come il fotografo e scultore László Moholy-Nagy, il graphic designer Herbert Bayer o il designer industriale Marianne Brandt.

Circa 600 sono le manifestazioni previste in tutta la Germania quest’anno per la celebrazione di questo importante compleanno e molti di questi eventi si terranno a  proprio Weimar, dove Gropius diede inizio al movimento.