Il parco di Villa Letizia a Barra è una vergogna all’aria aperta. Ventimila metri quadrati di verde, oggi trasformati in uno scenario degradato e devastato. Non solo la natura che si riappropria del suo posto, ma anche la mano dell’uomo che deturpa un luogo pubblico della città di Napoli.
Siamo nel cuore del quartiere Barra, quello conosciuto per la criminalità e per la “festa dei gigli”. Villa Letizia è insieme un monumento dell’abbandono e della speranza. Il parco, infatti, nonostante tutto, è frequentato da tanti, da chi cerca un posto per giocare o per fare footing. Ci si muove tra l’amianto e le inferriate arrugginite del campetto da calcio.
Peccato che negli ultimi anni l’utilizzo del parco sia impedito da un palese abbandono. La natura abbonda nelle sterpaglie, negli alberi secolari rovinati dalle “bombe d’acqua”, da una vegetazione fitta perché non curata. Piante che andrebbero potate.
Fin qui tutto bene. Se non fosse per i quintali di rifiuti sversati illegalmente. Qualche solito pneumatico, carcasse di auto. Centinaia di riviste. Aumentano gli scarti di lavori edili: calcinacci, sacche di cemento, pietre. Tantissime lastre di guaina. Diversi parabrezza di automobili. Non mancano un divano, sedie, mobili. È un salotto squallido, lasciato lì da mesi.
Villa Letizia ha anche una parte bella. Quella del centro per anziani, la biblioteca, un centro per la logopedia. Peccato che è un mondo a parte, curato e tenuto per bene. La vergogna inizia pochi metri dopo il muro che li divide.
I ragazzi che giocano a pallone sono il segno che questo è un luogo aperto a chiunque. Nonostante i tombini scoperti, le scale pericolanti, le giostre bruciate, gli arbusti dati alle fiamme e a pericolo crollo.
Il verde è diventato il nemico per questo enorme polmone di Barra. La gente l’ha abbandonato perché non è curato. Poi si sono messi i delinquenti a rubare le inferriate, i tombini, le giostre. Tutto metallo razziato e poi rivenduto per pochi spicci.
Il vocio dalle palazzine circostanti invade il parco. Gente che potrebbe occupare questi giardini, le panchine, la pista di pattinaggio, il piccolo anfiteatro. Potrebbe fermarsi a passeggiare nei vicoletti. Niente, tutto questo non è possibile. Da mesi non lo è, purtroppo.
La piccola piazza di spaccio nata nei giardini si associa a un parco dell’amore per tante coppiette. Preservativi ovunque, così come la spazzatura. Al momento della nostra visita nessuno operatore vigila i giardini. Le due strutture con i servizi igienici sono state completamente distrutte.
Allora ci associamo alla speranza di questi bambini e adolescenti che trascorrono in questo parco i primi giorni delle ferie natalizie. Loro ci sono, forse incoscienti del pericolo. Saranno stanchi anche loro di tanto degrado, ma finiscono per adattarsi. Non lo fa Francesco Tassiello, giovanissimo attivista del quartiere, che su facebook continua a denunciare il fatto. La prima segnalazione dell’abbandono risale a fine luglio scorso.