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Banca etica: impatto sociale e sostenibilità ambientale

Banca Etica, nata nel 1999, è la prima istituzione finanziaria etica in Italia.
I suoi obiettivi principali sono: finanziare la cooperazione sociale, la tutela dell’ambiente della società civile e, infine, sostenere il mondo non profit e l’economia solidale.

È l’unica in Italia ad ispirare tutta la sua attività sia operativa, sia culturale, ai principi della finanza etica, cioè: trasparenza, diritto di accesso al credito, efficienza e attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche.

Tutto questo affinché si possa gestire la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito, orientando queste attività verso iniziative socio-economiche in grado di perseguire finalità sociali nel rispetto della dignità umana e della natura.

Il Gruppo Banca Etica, al giorno d’oggi, conta 17 filiali, le prime a essere state aperte sono: Milano, Roma, Brescia e Vicenza.

Chi finanzia il Gruppo Banca Etica? Ecco alcuni finanziatori:

  • Sistema di Welfare;
  • Ambiente e gestione dei rifiuti;
  • Cooperazione culturale;
  • Istruzione e Cultura;
  • Credito alla persona;
  • Commercio equo e solidale.

    Le attività che non vengono finanziate dalla Banca Etica:

  • Produzione e commercializzazione di armi;
  • Allevamenti di animali intensivi;
  • Gioco d’azzardo;
  • Mercificazione del sesso;
  • Sfruttamento del lavoro minorile;
  • Esclusione/emarginazione di minoranze linguistiche o di intere categorie di persone.

Storia della Banca Etica:

Banca Etica nasce dall’incontro a fine anni 80, tra le Mutue Autogestione (Mag) e le organizzazioni del Terzo Settore, del volontariato e della cooperazione internazionale, che in quegli anni non riuscivano a trovare risposta alle proprie esigenze creditizie nel sistema finanziario tradizionale.
Si costituisce così nel 1994 l’Associazione Verso Banca Etica, poi trasformata nel 1995 nella Cooperativa Verso Banca Etica con l’obiettivo di raccogliere il capitale sociale per costituire la banca.

Quali sono i Soci Fondatori? Eccone alcuni:

  • ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani;
  • AGESCI, Associazione e Guide e Scouts Cattolici Italiani;
  • ARCI, Associazioni Ricreative Culturali Italiane;
  • Associazione Botteghe del Commercio Equo Solidale;
  • Associazione Italiana Agricoltura Biologica;
  • UISP, Unione Italiana Sport per Tutti.E molti altri ancora.

Il Coordinamento delle Organizzazioni Socie di Riferimento

Nel 2013 è nato il Coordinamento delle Organizzazioni Socie di Riferimento, che unisce ai soci fondatori anche altre organizzazioni nazionali che hanno rapporti rilevanti con la banca.
Al tavolo italiano partecipano anche:

  • Libera;
  • Legambiente;
  •  Caritas Italiana.
    Ed altri ancora.

POLITICA DEL CREDITO DELLA BANCA ETICA

La politica del credito di Banca Etica definisce il “perimetro di azione” entro il quale si sviluppa l’attività creditizia, coerentemente con il “Manifesto” che la definisce.
Le scelte che ne derivano sono fondamentali per garantire la coerenza tra l’attività operativa e la mission statutaria ed il codice etico su cui è fondata, sono alla base del patto di fiducia stretto con i risparmiatori ed i soci.

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo collegiale a cui è affidata la gestione dell’attività sociale della Banca. Viene eletto tra i soci di Banca Etica.
Nel Consiglio vengono nominati un Presidente e un vice-Presidente ed un Comitato Esecutivo al quale delegare parte delle proprie attribuzioni.
Lo Statuto prevede che i candidati, oltre ai requisiti previsti per legge (professionalità, onorabilità e indipendenza), soddisfino anche dei requisiti sociali. Il curriculum dei candidati, infatti, deve comprendere la conoscenza ed esperienza in almeno uno dei settori di intervento della Banca, come il terzo settore, la cooperazione sociale e l’ambiente.