venerdì 19 Aprile, 2024
15.5 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Bambini ucraini e italiani uniti nel linguaggio universale dei colori

Somma Vesuviana accoglie i bambini ucraini scappati da una guerra per loro ancora più difficile da capire che li ha travolti strappandoli dalle loro case e da i loro affetti.

Bambini come i nostri,che sino a 20 giorni fa giocavano felici,andavano a scuola ignari delle beghe di potere. Lontani dall’immaginare che la violenza fosse qualcosa in più della strega o l’orco delle fate.

Tante le storie di accoglienza e solidarietà nei confronti di un popolo attaccato e costretto a fuggire.

Tra queste queste quella raccontata dalla dirigente del Primo circolo didattico di Somma Vesuviana, Maria Di Fiore ad Adnkronos.

Bambini ucraini: il desiderio di pace nei loro disegni

Accolti con gioia e amore da i loro compagni  i bambini ucraini nei plessi “Gino Auriemma” e “Raffaele Arfè” del primo circolo di Somma, superano le difficoltà di una lingua sconosciuta attraverso i colori.

La dirigente Maria Di Fiore racconta di come la scuola si è organizzata per accogliere i bambini : “Abbiamo subito chiesto l’aiuto di una ragazza di Kiev, Anna, che conosce bene l’italiano e Somma, che frequenta dai tempi di Chernobyl perché trascorreva i tre mesi estivi presso una famiglia sommese, e ci ha dato la sua disponibilità come interprete. Poi, ci aiuta la tecnologia: con gli adulti che non parlano italiano usiamo un’App di traduzione. Nel frattempo, abbiamo programmato un percorso di prima alfabetizzazione soprattutto per i bambini della scuola primaria”.

I bimbi sono stati accolti, lo scorso venerdì, dai loro compagni con una festa, disegni e bandierine. Ma non solo: pensando che questi bimbi hanno lasciato in Ucraina anche i loro animali domestici, i bambini di Somma hanno voluto regalare loro un pesciolino. Un piccolo gesto per farli sentire a casa”, conclude Di Fiore, che sottolinea: “La scuola serve a questo, se non sapessimo accogliere dovremmo chiudere i battenti”.

Il prossimo mese previsto un incontro con la commissione inclusione e gli insegnanti per capire come si trovano i bambini.