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Bambini e ragazzi: fondamentale tutelare i loro diritti

Oggi è un giorno molto importante. Ricorre infatti la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini, istituita il 20 novembre del 1954. Sempre in un 20 novembre, però del 1989, è nata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ratificata dall’ Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. Se tutti i bambini e i ragazzi di tutto il mondo hanno gli stessi diritti lo si deve solo alla Convenzione e in un momento diffile come questo, in cui il mondo è scosso dagli effetti provocati dal Covid-19, parlare dei diritti dei bambini è fondamentale.

La Convenzione ONU sui diritti dei bambini e dei ragazzi

I bambini rappresentano la parte più fragile ma anche quella più vera della nostra società. La Convenzione dell’ONU si basa su quattro principi fondamentali e inderogabili. Prima di tutto il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo. Poi la non discriminazione. Ed infine il superiore interesse del minore e il rispetto della sua opinione. Non dobbiamo dimenticare che molto spesso questi diritti sono violati, non solo in alcune aree geografiche più complesse da un punto di vista socio-economico, ma anche nel nostro paese.

Su tutta la popolazione minorile italiana, circa il 9,5% ha subito un abuso o un maltrattamento. In riferimento a questa fetta di minori, circa il 70% ha subito una violenza fisica o sessuale, il 60% ha subito discuria o ipercuria. Intorno al 50% invece sono quelli che hanno subito violenza psicologica o trascuratezza materiale-affettiva. Il dato fa emergere una cruda realtà: molti bambini italiani spesso subiscono contemporaneamente più tipi di maltrattamenti e violenze.

Bambini e ragazzi: gli effetti della pandemia

I Presidenti delle Camere Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno realizzato per l’occasione un videomessaggio. Hanno deciso di dare a questa giornata un tema particolare ovvero ““Le sfide della pandemia per l’infanzia e l’adolescenza”.  Il Presidente Fico ha detto:“Le istituzioni devono lavorare in modo coeso per tutelare i più piccoli specialmente in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo. È necessario un forte impegno per scongiurare l’acuirsi di inaccettabili diseguaglianze e per garantire ai bambini e ai ragazzi un sano sviluppo ed effettive opportunità di crescita.”

L’emergenza sanitaria ha messo in risalto il problema delle diseguaglianze. La Global Campaign for Education Italia, un movimento di insegnanti ed educatori, ha svolto alcune indagini sulla DAD (Didattica a distanza) svolta dalle scuole italiane per limitare il contagio del virus Covid-19. L’indagine mostra che il 69% dei docenti ha evidenziato il grave disagio subito dai ragazzi con bisogni educativi speciali, disabilità, disturbi dell’apprendimento. Mentre il 42% circa dei docenti sostiene che almeno metà degli alunni siano rimasti indietro col programma per mancanza di strumenti, mancanza di spazi o situazioni di disagio in famiglia.

Il futuro che vogliamo

La scuola è un diritto fondamentale. La scuola è il futuro di un paese. Quando manca la scuola, si può dare spazio alla criminalità e questo non è accettabile. Entro la fine del 2020 in Italia saranno 1 milione e 140 mila i bambini e i ragazzi che rischiano di trovarsi tagliati fuori dallo studio e dal lavoro. Il Covid-19 sta accellerando le diseguaglianze. E’ importante che questo processo si fermi. Abbiamo il dovere morale di proteggere il nostro futuro.

Per questo giorno speciale l’UNICEF ha invitato bambini e ragazzi ad attivarsi per raccontare il futuro che immaginano per se stessi e per il mondo dopo la pandemia attraverso un questionario online. Da quel sondaggio è nato “Future We Want”, un manifesto che rappresenta oggi una base ideale da cui ripartire, al di là del Covid. Lo slogan dell’iniziativa è ‘Se sogni un futuro migliore, realizzalo ogni giorno. Il cambiamento comincia da te!’.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.