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Aurelio Fierro: un cantante dai mille talenti

Ricordiamo oggi l’anniversario di nascita di un celebre cantante campano: Aurelio Fierro.

Egli nacque a Montella (Av), in data 12 settembre 1923.

Chi era Aurelio Fierro?

L’interprete, Aurelio Fierro, è stato uno dei capisaldi della tradizione della canzone napoletana del 1900.

Di origini avellinesi, era membro di una famiglia di imprenditori. Cugino del politico Attilio Fierro, scelse di studiare ingegneria all’università.

Tuttavia, in seguito alla conclusione dei suoi studi, mutò i suoi propositi di vita, prediligendo la strada del cantautorato.

Nel 1951, Fierro vinse il concorso di Voci Nuove, successo che gli permise di firmare un contratto con la Durium.

La sua collaborazione con la Durium fruttò alla musica napoletana e poi italiana tantissimi nuovi pezzi. Il brano che, più di tutti, lo consacrò alla gloria fu Scapricciatiello.

Abbandonata definitivamente la professione di ingegnere, l’artista iniziò a collezionare una serie di trionfi. A partire dal 1952, riuscì, difatti, a conquistare il primo posto in diversi festival.

Nel ‘52, uscì quindi vittorioso dal festival di Castellammare di Stabia, nel ’56 si aggiudicò la prima posizione in classifica, al festival di Napoli.

La fama internazionale arrivò proprio con la canzone, intitolata Guaglione, che gli assicurò il primo premio a Napoli.

L’attore

La composizione, Lazzarella, elaborata dal grande Domenico Modugno, ma da lui eseguita, divenne la colonna sonora del primo film del cantante.

Fierro conseguì, infatti, ulteriore popolarità quando fu scritturato per recitare una parte, in una pellicola, assieme a Edoardo De Filippo, Modugno e Tina Pica.

Negli anni più importanti della sua carriera, oltre a partecipare a diversi festival della canzone italiana e della canzone napoletana, affiancò artisti del calibro di Pupella Maggio e Nino Manfredi, in numerosi film. Ricordiamo qui Caporale di giornata e Quel tesoro di papà.

Altre vocazioni

Fierro fu uomo completo, già ingegnere, cantante e attore, provò anche a divenire discografico, pervenendo, anche in questo caso, a riscuotere un ottimo esito.

Ebbe, per di più, ambiziosi progetti riguardanti la fondazione di un museo della canzone napoletana, con adiacente teatro.

Studioso della cultura partenopea, fece bene ugualmente in politica, divenendo consigliere comunale di Napoli, per la DC.