In un piccolo centro di periferia del casertano, Villa di Briano, con soli 6mila abitanti, un allevamento imponente di bufale e il grande Palazzo Marchesale risalente al 1200, tutti i bambini e tutti i giovani del paese possono contare su OPEN, un’Associazione Culturale nata da un gruppo informale nel 2005.

OPEN è un acronimo (Officina Progetti Educativi Non formali – ndr) ideato da un gruppo di giovani, tutti di circa 30 anni, desiderosi di ridare vita al paese e di offrire nuove opportunità ai ragazzini di Villa di Briano. L’associazione è in realtà la terza evoluzione di un progetto nato 9 anni fa dall’idea innovativa di dieci persone che si riunirono al centro del paese e decisero di dare vita alla loro aspirazione: aiutare i ragazzi. Inizialmente i volontari di OPEN lavoravano in due piccole stanze al centro del comune per cominciare a dare vita alle iniziative sociali, precedentemente del tutto assenti a Villa di Briano. Nella nostra panoramica verso le Associazioni con scopi meramente sociali e scevre da ogni interesse economico e politico, siamo riusciti a intervistare Fabio Ianniello, Presidente dell’Associazione OPEN.
Qual è il filo conduttore tra OPEN e Villa di Briano?
«L’anima di OPEN è quella di aiutare, aiutare e aiutare; ci piace pensare che grazie a noi i ragazzini hanno un’altra scelta oltre alla strada o a stare a fumare seduti sul ciglio di un marciapiede. Il filo conduttore dell’Associazione ruota intorno a tre perni principali: i libri, la musica e le relazioni sociali. OPEN negli anni ha raccolto circa 10mila libri; all’inizio erano donazioni o semplicemente libri abbandonati e gettati via da alcune famiglie del quartiere. Con altri volontari abbiamo ‘adottato’ questi libri, li abbiamo ripuliti, catalogati e ora sono consultabili gratuitamente nella nostra Associazione. I ragazzi hanno solo l’imbarazzo della scelta: abbiamo testi di narrativa, saggistica, favole ma anche poesie, fumetti e romanzi. Poi c’è la musica, nostra grande alleata. Suonare è importantissimo. Organizziamo infatti con gli altri volontari lezioni musicali per i ragazzi. Gennaro Giardullo insegna percussioni e batteria, Carolina Cecere insegna pianoforte, Angelo Verde invece si occupa della chitarra; anche io sono musicista e suono con e per loro. Poi ci sono le relazioni umane, i rapporti sociali. Questo è un fattore molto importante: i ragazzi grazie a OPEN fanno amicizia e si creano nel tempo duraturi e splendidi rapporti umani. OPEN è un centro di aggregazione per minori dove prendono vita laboratori teatrali, attività ludiche, manifestazioni e gite fuori porta. Tutto interamente gratuito»

Cosa fa lei nella vita?
«Io sono psicologo e psicoterapeuta. Lavoro tramite progetti educativi con le scuole e come libero professionista presso altre Associazioni, come Cantiere Giovani di Frattaminore, Io x tu x noi di Caserta e Ad Maiora a Benevento. Inoltre amo la musica e cerco di sposare questa passione con la terapia, dando vita alla musicoterapia con e per i bambini»
Qual è il messaggio che volete lanciare ai lettori di XXI Secolo?
«Ci piacerebbe avere altre persone disposte ad aiutarci; certo, le donazioni spontanee sono sempre ben accette ma siamo alla ricerca di risorse umane pronte a donarsi anima e corpo alla nostra causa. Sarebbe importante creare un’epidemia di OPEN, vari punti di ritrovo in tutte le piccole realtà locali del casertano, in modo da crescere sempre di più e dare ai bambini la possibilità di ‘scegliere’ cosa diventare. Per coadiuvare OPEN abbiamo più volte presentato progetti al Sindaco, Dionigi Magliulo, ma non abbiamo ricevuto mai alcuna risposta. La nostra vuole essere un’Associazione priva di vassallaggi e se visiterete la nostra pagina Facebook (Open Spazio Giovani – ndr) lo capirete con i vostri occhi»