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Assegno unico, cos’è e a chi spetta

Finalmente la legge sull’assegno unico è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Stiamo parlando di una nuova misura di sostegno per le famiglie che il governo vuole far partire il giorno 1° luglio, andando a rafforzare i contributi per il sostegno dei nuclei familiari con famiglie a carico.

L’assegno unico: cos’è?

L’assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli. Il contributo può partire già dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età. La legge non prevede alcuna distinzione tra lavoratore dipendente o autonomo. L’importo dell’assegno varia a seconda della situazione economica del nucleo familiare, regolata attraverso il modello Isee. Le cifre variano dagli 80 ai 250 euro mensili. In caso di figli maggiorenni, è prevista la possibilità di erogare la quota direttamente al figlio. La legge  prevede inoltre che il contributo sia maggiorato rispetto all’importo ordinario in un range dal 30 al 50 per cento in caso di figli con disabilità.

Assegno unico: i requisiti di accesso

Per quanto riguarda i requisiti di accesso all’assegno unico, possono richiederlo tutti i cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea. E’ possibile richiedere anche se si è titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE. L’assegno è previsto anche per i titolari di partite IVA.

La legge però va a sostituirsi ad alcune riforme già esistenti come il bonus bebè, il premio alla nascita o all’adozione, il Fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per i figli a carico, gli assegni per il nucleo familiare.

L’Italia uno degli ultimi paesi in Europa per il sostegno delle famiglie

L’Italia è decisamente al di sotto della media europea per quanto riguarda i sostegni economici alle famiglie con figli. Nel 2017 infatti la spesa pubblica per il sostegno delle famiglie era pari all’ 1,1% del Pil contro la media europea del 2,2%. L’incremento delle risorse economiche per lo stanziamento dell’assegno unico sarà pari a 6 miliardi. In questo modo l’Italia si avvicinerebbe di più agli standard europei raggiungendo il valore dell’1,5%. Il nostro paese passerebbe così dalla venticinquesima posizione alla diciottesima nella classifica dei paesi europei che spendono più risorse per le famiglie.

 

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.