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Artrite reumatoide, arriva una nuova terapia per curarla

Da oggi finalmente sarà disponibile anche in Campania una nuova terapia per l‘artrite reumatoide. Secondo quanto approvato dall‘Aifa, la terapia consente la remissione della malattia senza alcuna conseguenza permettendo ai pazienti di condurre una vita normale. Si stima che nella sola regione Campania siano circa 30mila i malati di artrite reumatoide ovvero una persona ogni 250, un dato sicuramente preoccupante.

Artrite reumatoide: cos’è e come si manifesta

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica, potenzialmente invalidante, probabilmente di origine autoimmune. Questa patologia colpisce soprattutto le articolazioni. I sintomi possono essere svariati. Nelle fasi iniziali della malattia si avvertono dolore, gonfiore, rigidità e senso di calore alle piccole articolazioni come mani, piedi, caviglie e polsi. In fase più avanzata i sintomi si possono estendere alle ginocchia, schiena e spalle. La malattia può degenerare ed andare a colpire anche alcuni organi come polmoni, reni e cuore. L’artrite reumatoide è difficile da diagnosticare, in quanto ci possono essere periodi in cui il paziente non avverte alcun sintomo ed altri in cui i sintomi si riacutizzano.

Artrite reumatoide: una nuova terapia

La terapia è basata sull’inibitore Upadacitinib, che permette il miglioramento dei sintomi e talvolta anche la remissione clinica. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli e l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli hanno già organizzato una rete assistenziale per iniziare a somministrare il farmaco. Il prof. Francesco Ciccia, direttore della Cattedra di Reumatologia presso l’ Università Vanvitelli, insiste su quanto sia importante intervenire tempestivamente: “Se non trattata per tempo, si verificano deformazioni articolari nell’80% dei casi. Dopo l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, è ora disponibile in Campania una terapia innovativa per l’artrite reumatoide, l’upadacitinib, che si somministra una volta al giorno per via orale.”

Upadacitinib: la comodità di una compressa

Il Dott. Enrico Tirri, docente di Reumatologia presso l’Università Vanvitelli, è entusiasta della scoperta: “L’upadacitinib ha un’elevata capacità di raggiungere la remissione clinica della malattia, coniugando all’efficacia la sicurezza farmacologica. Una nuova cura che porta il paziente in uno stato in cui i sintomi sono più gestibili e potrebbero non avere alcun impatto sulle attività quotidiane. Si tratta di un importante passo in avanti sia per i reumatologi che per i pazienti. La formulazione in compresse, peraltro, è molto gradita dai pazienti”.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.