Il turismo, per risorgere, non poteva scegliere momento migliore. Con l’arrivo della Pasqua più di 4 milioni di italiani hanno deciso di munirsi di bagagli, nella maggior parte dei casi quelli di piccola taglia, per trascorrere almeno un giorno in vacanza, rimanendo in Italia o addirittura decidendo di spostarsi in un paese straniero. Dato significativo, che se confrontato con le partenze effettuate in questo periodo nel 2013, per il turismo nostrano si traduce in un rincuorante 5 % in più. I numeri sono il frutto di un’indagine condotta dalla Coldiretti, che ha specificato che questi dati riguardano solo chi si è spostato per turismo. Non comprendono quindi tutte quelle persone, più di 6 milioni, che si sono spostate lungo lo stivale per raggiungere case di parenti e di amici.
È alta anche la percentuale di chi, pur non concedendosi un weekend di ferie, non ha rinunciato a trascorrere all’aria aperta il lunedì dell’Angelo. Sempre secondo la Coldiretti infatti, per la Pasquetta, su 10 italiani ben 4 hanno scelto di armarsi degli avanzi del giorno prima per godersi un picnic in spiaggia o immersi nel verde. Più scarso l’appeal di ristoranti e agriturismi. Pare che i luoghi chiusi abbiano sedotto ‘solo’ un 8 % degli appassionati delle gite fuori porta.
In questa indagine numerica si fanno sentire anche i pantofolai e gli indifferenti. Circa un 27 % degli italiani infatti si è diviso tra chi ha preferito festeggiare sul divano di casa e chi ha affermato di sentire questo giorno come uno qualsiasi.
Stili di vita o forse scuse per evitare un traffico quantomeno prevedibile. Per quanto riguarda la Campania infatti il Ccis ha segnalato verso le 12 una coda di un chilometro lungo l’autostrada Roma – Napoli all’altezza di Napoli nord, andando verso Roma. Si sono fatti sentire anche i tanti appassionati delle montagne dell’avellinese che hanno creato code sulla A16 Napoli- Canosa proprio all’altezza del comune irpino.
Colonne di auto ferme sono previste anche nel tardo pomeriggio, quando cominceranno i rientri verso casa. A quell’ora probabilmente il vino sarà il solo a non essere più imbottigliato.