“Gli Italiani si indignano per due giorni” questo è il pensiero di Raffaele Cantone (Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione). A questa frase aggiungerei che gli Italiani dimenticano troppo in fretta i problemi di questo Paese. Ottobre scorso, persone dello spettacolo, cittadini della Campania, giovani e meno giovani hanno postato su facebook una foto in cui li ritraeva con un cartello in mano con su scritto – per esempio- Arienzo non deve morire. Lo scopo era accendere i riflettori sulla vicenda dello sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania. I riflettori – come sempre- si sono spenti troppo in fretta e anche l’indignazione dei cittadini si è spenta.
Il testo dell’articolo ha una domanda precisa: ARIENZO DEVE MORIRE?
Nel triangolo dei veleni è presente anche Arienzo, ma questo è un dato che gli Arienzani conoscono sicuramente, e non c’è bisogno di leggere un articolo per essere informato, basta vedere le decine e decine di persone affette da un tumore o sfortunatamente venute a mancare per un tumore nel nostro paese. Un’altra domanda che mi sono posta è: gli Arienzani possono fare qualcosa? Sì, possono smetterla di abbandonare e scaricare materiale tossico per le vie e le colline del Paese.
Di seguito parte delle foto scattate da alcuni cittadini di Arienzo, in particolare Andrea Falco. Da notare la consistenza di amianto scaricato nelle vicinanze di abitazioni. L’amianto è considerato un materiale altamente pericoloso. La pericolosità dell’amianto consiste, infatti, nella capacità che il materiale ha di rilasciare fibre potenzialmente inalabili dall’uomo. L’amianto può disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilatamento di acqua piovana.
Segnaliamo la presenza di un gruppo su Fb: ArienzoAmbientePulitoArienzo dove si possono vedere ulteriori foto e, magari,denunciare altre discariche abusive presenti sul territorio. Inoltre, segnaliamo un incontro fissato per il 23 Gennaio, a Santa Maria a Vico, per discutere sui disastri ambientali del nostro territorio, sarà presente il Dott. Antonio Marfella Tossicologo-Oncologo presso l’Istituto Nazionale per la cura dei tumori Pascale (Na). Per segnalazioni potete scriverci a: redazione@21secolo.eu