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venerdì, 2 Giugno 2023

Aprile: mese della prevenzione Ictus

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Deborah Santoro
Deborah Santorohttps://www.21secolo.news
Laureanda in Archeologia e Storia delle Arti presso l’Università Federico II di Napoli, ama riportare alla luce la storia dei luoghi del passato, senza tralasciare miti e leggende, considerate parte importantissima della cultura popolare. Amante delle arti culinarie, si diletta ai fornelli. Crede nel giornalismo al servizio della verità e ad essa si presta.

L’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale A.L.I.Ce Italia Onlus dedica il mese di Aprile alla prevenzione di quest’evento cerebrovascolare che colpisce, indipendentemente da sesso ed età, circa una persona ogni 6 secondi.

Solo in Italia ogni anno si registrano oltre 200mila casi, e attualmente risultano essere circa 930mila le persone costrette a vivere con le invalidanti conseguenze dell’Ictus Cerebrale. Eppure tali conseguenze potrebbero essere non soltanto ridotte, ma addirittura evitate se solo i pazienti potessero godere di un tempestivo intervento nelle primissime ore dal manifestarsi dei sintomi. Ad oggi ciò non è sempre possibile, in quanto nella maggior parte delle regioni italiane il personale del 118 è obbligato a trasportare tutti i pazienti, e di conseguenza anche quelli che presentano sintomi di Ictus, al Pronto Soccorso più vicino, indipendentemente dal fatto che quest’ultimo sia dotato o meno della cosiddetta Stroke Unit, Unità di Emergenza Ictus. Sfortunatamente le Stroke Unit, che stando alle stime del Ministero della Salute dovrebbero essere tra le 300 e le 350, sono invece appena 160 e concentrate principalmente al Nord Italia.

Una preoccupante stima, mostra che al Sud Italia i decessi dovuti all’insorgenza di Ictus risultano essere più numerosi di quelli causati da Infarto del miocardio. Essendo possibile ridurre o azzerare le conseguenze dell’Ictus attraverso un intervento tempestivo, sarebbe opportuno che tutte le regioni istituissero, come accade in Liguria e Lombardia, uno specifico protocollo di emergenza chiamato “Codice Ictus”. Il suddetto va ad aggiungersi ai già noti codici bianco, verde, giallo e rosso in uso nei Pronto Soccorso e rappresenta una sorta di corsia preferenziale capace di far recuperare minuti estremamente preziosi al paziente affetto da Ictus.

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