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Appello sul web per Lorenzo Farinelli

Al giovane medico Lorenzo Farinelli, otto mesi fa è stato diagnosticato il linfoma non-Hodgkin, una forma di tumore. Dopo mesi di cure, la patologia si è però rivelata essere chemio-resistente e l’unica soluzione al problema sembra esservi oltreoceano.

Il protocollo sperimentale chiamato “Car-T”, già diffuso negli Stati Uniti, può essere davvero l’unica speranza per Lorenzo. Ed è così che parenti e amici si sono mobilitati in suo soccorso, lanciando un appello sui social: “Aiutiamolo”, per raccogliere fondi e permettere così al loro caro la cura sperimentale negli Stati Uniti, che sembra essere davvero molto costosa.

Lorenzo ha dovuto lasciare anche l’attività professionale, sempre amata, a causa della malattia. Egli aveva cominciato ad accusare dolori alla gamba già nel febbraio scorso, in seguito a un urto avvenuto mentre era a lavoro. Siccome il dolore non si attenuava, Lorenzo aveva deciso  di sottoporsi a una risonanza magnetica alla colonna vertebrale, dalla quale non era emerso nulla di preoccupante.

A marzo, però, una seconda caduta, causata sempre da un urto, lo sollecita a sottoporsi a ulteriori accertamenti, dai quali fuoriesce tale diagnosi: una massa neoplastica che viene rilevata alla gamba e alla testa.

Sui social vi è un filmato in cui il giovane lancia il suo appello, dichiarando che la chemioterapia non ha funzionato e che l’unica soluzione resta la cura sperimentale negli Stati Uniti e chiede a tutti noi di poter contribuire alla raccolta fondi promossa da amici e parenti. Finora la somma raccolta è 260 mila euro. L’obiettivo è arrivare a 500 mila.