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Antonino Spinalbese: “Dopo la fine con Belén ho scoperto di avere una rara malattia”

Antonino Spinalbese: “dopo la fine con Belén ho scoperto di avere una rara malattia”.

Così si racconta il parrucchiere Campano completamente a nudo e senza alcuna difesa.

“Una vita di gloria vale un momento di dolore, una citazione da ‘Unbroken’ uno dei miei film preferiti, tanto da averlo tatuato sul mio braccio…”. Antonino Spinalbese inizia così la sua lunga lettera aperta nel video che condivide sul social. L’ex di Belen, da cui la showgirl ha avuto Luna Marì, su Instagram confessa il suo dramma: “Ho una grave malattia autoimmune”. Prima di scoprirla è stato male, ha perso 13 chili, ricoverato in ospedale, solo dopo 10 giorni ha scoperto la sua diagnosi.

 

Antonino due anni fa pensava di aver superato il dolore, dopo la morte del padre Rosario. Pensava di avere una vita felice: “Ma non era così, dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, incrinarmi 2 costole, ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose a me più care”.

 

Non parla del gossip che tutti vorrebbero. Il 27enne credeva di aver trovato la sua stabilità con un nuovo lavoro e un nuovo amore. Riservato, un semplice ragazzo di Torre del Greco, si è ritrovato al centro della scena per la storia con la Rodriguez. “L’amore è forte e ha reso normale anche per me una vita sotto i riflettori”, racconta. Era al colmo della gioia per l’arrivo della figlia. Il destino però gli ha giocato un brutto scherzo. La nascita di Luna, il 12 luglio, coincide con un serie di drammi: problemi di coppia e problemi di salute.

“Lo stress mi fa perdere peso, inizio a indebolirmi, poi mi incrino 2 costole dopo una caduta dovuta a questa debolezza. La mente è offuscata, tanto da farmi perdere la reattività e non farmi notare uno pneumatico abbandonato sull’autostrada. La mia auto è lacerata, io sotto le flebo. E’ un lieve trauma, ma le sorprese non erano finite”, rivela Spinalbese.

Dopo una giornata a tenere in braccio la figlia, Antonino sente un forte dolore alla parte alta dell’intestino. I giorni passano ma il dolore no, diventa lacerante: “Vado in ospedale e mi ricoverano all’istante, partono gli accertamenti e poi arriva il responso: ho una grave malattia autoimmune, un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita”.

 

Uscito dall’ospedale non ero più Antonino. La bilancia conferma la sentenza: avevo perso 13 chili. E non era l’unica cosa che avevo perso, lì in mezzo c’era anche una delle cose più importanti per me: il mio aspetto fisico, la mia forma fisica. ‘Mente sana in corpore sano’. Per me il fisico è sempre stato il mezzo per star bene con me stesso, anche a livello mentale”.

 

A salvarlo è stato un amico di vecchia data, Andrea, un personal trainer: “Si informò sulla mia patologia e mise in atto un piano d’azione con un unico obiettivo: far tornare il vero Antonino”