L’azienda farmaceutica Menarini ha progettato un anticorpo armato, che, come una bomba intelligente avrà il compito di entrare nella cellula tumorale e distruggerne il tessuto malato. Tale innovazione farmacologica sarà disponibile a partire dal 2016, ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e come funziona.
L’anticorpo in oggetto si comporta come una vera e propria arma supertecnologica, che prima si fa agganciare e inglobare dall’ antigene della cellula colpita dalla neoplasia, poi una volta entrato al suo interno, rilascia la tossina letale di cui è dotato e uccide il tessuto interessato dal tumore. La molecola di cui stiamo parlando è stata presentata a Firenze ed è stata selezionata e sperimentata sia in vitro che in vivo ad opera dei ricercatori di Berlin Chemie – Menarini e Oxford BioTherapeutics.
La sperimentazione in laboratorio ha dimostrato che l’anticorpo è in grado di debellare sia linfomi Non Hodgkin sia tumori solidi, in particolare alcune sottotipi di neoplasie alla mammella, apportando una forte riduzione della tossicità nei tessuti con cellule sane. L’anticorpo è stato battezzato con il nome di Men1309, monoclonale e coniugato ad una tossina, da cui la definizione di anticorpo armato.
Gli scienziati che lavorano alla Menarini hanno sottolineato l’importanza di tale particolare molecola, il cui processo biotecnologico di produzione è stato già messo a punto e fervono i preparativi per la sperimentazione clinica sull’uomo che partirà a partire dal 2016: Cecilia Simonelli, responsabile medico di Oncologia-Immunologia-Antinfettivi presso Menarini Ricerche, ha affermato che ci troviamo di fronte ad un anticorpo potente in grado di colpire con precisione e senza produrre particolare tossicità.