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Anche Babbo Natale ha i suoi rivali.

Nella maggior parte delle culture troviamo da sempre la figura di Babbo Natale, questo anziano signore dalla lunga barba bianca, vestito di rosso dal cappello fino ai pantaloni, che vola su una slitta trainata dalle sue renne, dalla quale distribuisce giocattoli e doni ai vari bambini.

Esistono, però, in altre zone, differenti miti, che costringono il caro vecchio Babbo Natale a vedersela con diversi rivali.

Abbiamo ad esempio il mito di Belsnickel che è nato in Europa e nel periodo del Medioevo. Le differenze che questo personaggio ha con l’omone vestito di rosso, sono innanzitutto fisiche. Infatti mentre Babbo Natale viene presentato come un uomo grassoccio, Belsnickel viene descritto come un soggetto piuttosto magro. Anche il vestiario è diverso, quest’ultimo, infatti, indossa indumenti di pelliccia con dei campanelli attaccati e una maschera. A differenza di Santa Claus, egli preferisce annunciarsi, bussando alle porte e alle finestre, per mostrarsi ai bambini. Questo personaggio presenta delle sfaccettature malvage, infatti, in una mano ha una borsa contenente i regali per i bambini che sono stati bravi, mentre nell’altra un frustino per i cattivi. Lo troviamo in Pennsylvania, negli Stati Uniti e nel sud-ovest della Germania.

Abbiamo, anche, Sinterklaas che sarebbe la versione olandese di Babbo Natale e che assomiglia alla figura del Papa, per via del cappello che ricorda una tiara. Viene presentato al galoppo del suo cavallo bianco la sera del 6 dicembre, giorno della sua apparizione, in cui salta da un tetto all’altro alla ricerca di quei bambini che si sono comportati bene tutto l’anno, per donargli caramelle e regali. I ragazzini, invece, lasciano le carote e l’avena per Sinterklaas e per il suo cavallo.

Un altro personaggio generato dal folklore è Krampus, il terrificante compagno di Babbo Natale, che troviamo in alcune zone d’Italia come il Friuli e il Trentino, famoso anche in Austria e Germania. Si tratta di una bestia dalle lunghe corna , pelosa, con una coda lunga e una lingua biforcuta. Essa è davvero terrificante.

In Islanda, invece, abbiamo Gryla con i suoi 13 figli e i ragazzi di Yule. Questi ultimi nei giorni che precedono il Natale ricercano i bambini bravi dell’Islanda per dargli dei doni, mentre a quelli cattivi lasciano una patata marcia. Gryla, invece, coloro che si sono comportati male, se li mangia stufati.