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Alla ricerca di noi stessi….e della felicità!

Tempo di lettura : 5 minuti

 

È bello pensare e sapere che tutti abbiamo le capacità e le risorse per riuscire nella vita e per volere di più. A volte, però, questi nostri punti di forza, sono nascosti e nella maggior parte dei casi, non siamo neanche consapevoli di averli. Siamo talmente coinvolti dalla vita frenetica che non ci prendiamo neanche 2 minuti di riflessione per chiedere a noi stessi: siamo contenti di ciò che siamo o di quello che facciamo? E se sì, come possiamo avere di più?

Abbiamo tutti un talento nascosto, non ci resta solo che scoprirlo. Parlo di me che all’età di 49 anni, sono riuscita ad avere una mia rubrica nonostante a scuola in italiano a stento arrivavo alla sufficienza. Tutti dubitavano di me e la prima a farlo ero io stessa. È solo quando desideriamo qualcosa ardentemente, che siamo disposti a spingerci oltre. Questa è la mia testimonianza, che l’impossibile non esiste ma dobbiamo crederci prima noi e senza farci condizionare da ciò che ci dicono gli altri (nel Coaching sono le credenze e convinzioni limitanti) Perché se mi fossi fermata al giudizio della mia prof. di Italiano, sarei qui, secondo te a scrivere la mia rubrica? Poteva un pensiero del genere sfiorare soltanto la mia mente?

Così una volta abbattute le mie credenze, come posso più pensare che tutto ciò che voglio non sia possibile? Ma per arrivare in alto abbiamo bisogno di lavorare e di migliorare la nostra autostima, di mantenerla e rafforzarla continuamente: creando sempre nuove sfide e nuovi obiettivi e allenando il campione che c’è in noi.

A proposito di Campioni, ricordi, la scena del film di Rocky quando decide di voler tornare a combattere ed il figlio glielo vuole impedire e dice al padre” tutti mi riconoscono come il figlio di Rocky, e nessuno mi riconosce per la persona che sono. Ed ora che tutti si stavano dimenticando di te, tu vuoi tornare a combattere e a me non ci pensi?” la risposta del Campione al figlio: “Crescevi forte e sano ma qualcosa durante il tragitto ti ha fatto cambiare. Poi sei diventato uomo e non sei esistito più. Hai permesso al primo fesso che arrivava di dire che non eri bravo. Sono cresciute le difficoltà e ti sei messo alla ricerca del colpevole e lo hai trovato in un’ombra…nessuno può colpire più duro come fa la vita. Perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti, così sei un Vincente. E se credi di essere forte lo devi dimostrare che sei forte perché un uomo vince solo se sa resistere e non se ne va in giro puntando il dito contro chi non centra niente accusando prima questo poi quell’altro di quanto sbagli. I vigliacchi fanno così e TU NON LO SEI!”

A volte le nostre frustrazioni nascono da un’insoddisfazione profonda a cui non diamo voce ed ignoriamo perché la riteniamo banale e stupida. È come dire che vogliamo andare dove ci porta il cuore, però presi dalla logica e dalla razionalità non lo facciamo per delle credenze, legate soprattutto all’educazione che i nostri genitori ci hanno inculcato da piccoli e che ora sentiamo e vediamo come degli ostacoli impossibili da superare. E anche se sappiamo che erano consigli a fin di bene, a volte queste forme di protezione estreme ci indeboliscono invece di rafforzarci.

Possiamo, quindi,  uscire da questo loop? E se sì, come?

Più riusciamo ad essere noi stessi più il mondo ci apprezzerà per quello che siamo e per come siamo, senza più tutte quelle maschere che ci siamo dovuti creare per accontentare gli altri. Sarà solo quando saremo noi stessi fino in fondo che scopriremo le nostre capacità ed il nostro talento.

Da qui nasce la mia Mission ovvero aiutare chi vuole, come la sottoscritta, scoprire il suo talento.

Io da Coach, ti sono a fianco e se vorrai ti aiuterò ad aprire la tua mente per vedere nuovi orizzonti e soprattutto capire che già tutto è dentro di te devi solo immaginarlo, ascoltando il tuo cuore e avere poi il coraggio di tirarlo fuori.

Sii come Jonathan (ndr. Il Gabbiano di Jonathan Livingston di Richard Bach) un gabbiano che a differenza dei suoi colleghi che volano esclusivamente per procurarsi il cibo, lui, Jonathan vola perché adora volare, per il gusto di librarsi nell’aria, spiegare le ali, sentire la sensazione del vento e fare acrobazie ad una velocità che nessun gabbiano ha mai raggiunto.

E a te, piacerebbe essere e fare come Jonathan?

Sei pronto a spiccare il volo, a saperti destreggiare con maestria nelle difficoltà della vita e a circondarti di persone come te?

Se lo vuoi hai già deciso che puoi volare verso il cambiamento per trovare finalmente te stesso ….. e la tua felicità.