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giovedì, 21 Settembre 2023

Alitalia presenta il piano Etihad

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Dopo una lunga attesa è arrivata la lettera di Etihad da cui dipende il futuro di Alitalia. Fonti vicine al dossier fanno sapere che la lettera conterrebbe le condizioni per chiudere l’accordo e definisce i contorni della trattativa ponendo  le condizioni per portare avanti il negoziato.

Questa mattina si è svolto a Fiumicino il confronto tra azienda e sindacati sul costo del lavoro, intanto Gabriele Del Torchio ha avuto a Milano un incontro con banche e azionisti per illustrare i contenuti della lettera e lunedì volerà ad Abu Dhabi per incontrare il Ceo della compagnia emiratina, James Hogan.

Nella lettera potrebbe esserci nero su bianco la cifra che Etihad intende versare nelle casse di Alitalia e che potrebbe essere salita fino a 560 milioni di euro, a fronte delle principali richieste della compagnia araba: Etihad vorrebbe rinegoziare per 400 milioni e per cui le trattative con le banche sarebbero ancora in corso. La preoccupazione maggiore per i lavoratori riguarda le richieste sugli esuberi, di cui non si è parlato nell’incontro con i sindacati, che rimandano la trattativa sul tema a un momento successivo alla presentazione del piano industriale di Etihad. Le richieste comunque dovrebbero essere più vicine a 2.000 esuberi che non a 3.000, con un forte coinvolgimento del personale di terra. Il Piano aeroporti prevede che Fiumicino, Malpensa e Venezia siano i tre grandi aeroporti internazionali e il collegamento ad Alta Velocità non venga imposto da una trattativa tra Alitalia ed Etihad, il Governo si è già impegnato con Ferrovie dello Stato a realizzarlo.

Secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi L’alleanza Etihad-Alitalia è certamente un’alleanza che il governo ritiene strategica, ma qualsiasi alleanza verrà valutata sulla base del piano industriale, che non può che essere un piano di rilancio e di sviluppo per Alitalia che non può essere una compagnia regionale, ma deve tornare a essere una grande compagnia internazionale.

Le trattative sono ancora aperte e ora la palla è nella mani di Alitalia che nei prossimi giorni dovrà decidere se le questioni possono essere accettate o meno.

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