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Alessandro Manzoni: muore il 22 maggio 1873

Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 da Giulia Beccaria, figlia dell’illuminista Cesare Beccaria.

Nel 1805 Alessandro Manzoni si trasferisce a Parigi dove la madre viveva con Carlo Imbonati, il nuovo compagno che morì però improvvisamente prima dell’arrivo del giovane in Francia.

Nel 1808 sposa, con rito calvinista, Enrichetta Blondel, che fu sua compagna anche nel graduale processo di conversione verso il giansenismo.

Nel 1820 Manzoni torna a Milano e comincia in questi anni la stesura della prima versione del suo romanzo storico “I Promessi Sposi”, che viene pubblicato in una prima edizione del 1821-1823 con il titolo di Fermo e Lucia.

Alessandro Manzoni è impegnato in una profonda riflessione sulla lingua italiana, dopo l’unione del Regno di Italia nel 1861, è fondamentale che il popolo avesse una propria lingua, una lingua uguale per tutti gli italiani.

Fino a quel momento in Italia era riconosciuto solo la lingua letteraria, cioè il fiorentino come lingua ufficiale scritta, ma il resto del popolo oltre a parlare esclusivamente dialetto è anche analfabeta e quindi il fiorentino, per la popolazione era difficile come una lingua straniera.

Dunque, Alessandro Manzoni, che dal 1861 è senatore del neonato Regno d’Italia propone un fiorentino più semplice da poter utilizzare nella vita quotidiana, che comprende termini popolari e pratici.

Alessandro Manzoni, uomo di spicco per la letteratura italiana dell’Ottocento, lo ricordiamo per le sue due opere più famose al mondo: il romanzo storico “I Promessi Sposi” e l’Ode al grande Napoleone Bonaparte “Il 5 maggio”.

Alessandro Manzoni: I Promessi sposi

La stesura de I Promessi Sposi, grande romanzo storico e capolavoro di Manzoni, si dispiega attraverso due decenni e Si passa da una versione provvisoria del Fermo e Lucia del 1821, all’edizione completa del 1841 con il titolo “I Promessi Sposi”.

Dalla trama de I Promessi Sposi emergono chiaramente le idee di Alessandro Manzoni:

  • protagonisti sono popolani, umili, travolti da avvenimenti storici a loro estranei. Lotte di potere, epidemia di peste, rivolte cittadine mettono i protagonisti a dura prova.
  • Il lieto fine è affidato alla Divina Provvidenza: la peste uccide gli antagonisti e fa ricongiungere gli innamorati.
  • Rottura delle unità aristoteliche.

Breve trama de I promessi sposi

Renzo e Lucia stanno per convolare a nozze ma un signorotto locale, Don Rodrigo, invaghitosi della donna, minaccia il pavido Don Abbondio, parroco che avrebbe dovuto unirli in matrimonio, e l’unione salta.

I due si vedono costretti a separarsi per sfuggire alle minacce di Don Rodrigo e dopo varie vicissitudini e incontri con personaggi disonesti (Monaca di Monza e Innominato) o benevoli (Frate Cristoforo), riescono finalmente a ricongiungersi e a celebrare le nozze.

Il cinque maggio

Il 5 maggio 1821, durante il suo esilio sull’isola di Sant’Elena, muore Napoleone Bonaparte. L’autore rievoca, commosso, la figura di Napoleone partendo dal momento della sua morte.

Le due tematiche principali sono:

  • La grandezza di Napoleone, perché l’autore lo considera un riflesso della grandezza di Dio, unico a cui vanno ricondotte le sorti e le vicende umane. La storia, infatti secondo Manzoni, trova un senso solo se rapportata a un disegno divino.
  • La sconfitta di Napoleone e la sua sofferenza nel solitario esilio, diventano un momento di riflessione e di pace spirituale se vissute cristianamente e attraverso la fede.