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Aldo Giuffrè, un napoletano da palcoscenico

Aldo Giuffrè, nato il 10 aprile del 1924 a Napoli, è stato un caratterista napoletano che vanta la collaborazione con grandi attori e registi di livello nazionale e internazionale.

Giuffrè è stato un caratterista che ha voluto cogliere quella che è la napoletanietà, chiosando Domenico Rea, in un periodo di transizione come il dopoguerra italiano e la ricostruzione dopo l’esperienza del ventennio e dell’Italia, che si affaccia alla prima Repubblica.

La sua carriera inizia in radio, dove vi entrò, poco più che ventenne, come annunciatore, ai cui microfoni interpretò anche radiodrammi e testi teatrali come O di uno o di nessuno di Pirandello o Il malato immaginario di Molière, passando per trasmissioni di intrattenimento come Gran varietà, Voi ed io e Ciao domenica.

Successivamente passò alla Rai di Roma, dove, il 25 aprile 1945, annunciò la fine della guerra.

Tornato a Napoli nel 1947, debutta a teatro nella compagnia di Eduardo De Filippo, suo primo grande maestro, con Napoli milionaria! e, successivamente, con Filumena Marturano, Questi fantasmi!, Le bugie con le gambe lunghe, Le voci di dentro, La grande magia, La paura numero uno.

Nello stesso anno approda anche al cinema, sempre con De Filippo, nel film drammatico, tratto da Salvatore Di Giacomo, grande poeta e scrittore di canzoni napoletane, Assunta Spina per la regia di Mario Mattoli, insieme a Anna Magnani, dove interpreta il Brigadiere Mancuso.

Recitò anche in vari altri film come Ieri, oggi, domani del 1963 di Vittorio De Sica e Il buono, il brutto, il cattivo del 1966 di Sergio Leone, passando per innumerevoli film con il grande Totò.

La sua ultima apparizione cinematografica fu in La Repubblica di San Gennaro di Massimo Costa del 2003.

Durante la sua carriera debuttò anche nel teatro in lingua con Chéri di Colette con Andreina Pagnani.

Nel 1960 si dedicò alla televisione, inaugurando le trasmissioni del secondo canale, con La trincea di Dessi e intrattenendo il pubblico con la conduzione di alcuni varietà come Senza Rete.

Nella stagione teatrale del 1972 – 1973 inizia a recitare a fianco del fratello Carlo, la cui collaborazione portò alla formazione di una compagnia durata circa dieci anni.

Nel corso della sua carriera, lunga circa sessant’anni, Aldo Giuffrè ha ricevuto moltissimi premi in tutti i campi da lui sperimentati, tra i quali, per due volte, il Premio Simpatia (1974-1984) in Campidoglio e una candidatura al David di Donatello per il film Mi manda Picone di Nanni Loy.