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Album di figurine della Camorra: intercettata la vendita su profili TikTok

Su alcuni profili TikTok napoletani i gestori stanno pubblicizzando la vendita di album di figurine con i volti dei protagonisti del crimine napoletano. Si tratta di veri e propri album in cui attaccare i volti dei boss delle cosche di Napoli, in particolare del nord della città, dell’Alleanza di Secondigliano e del sodalizio Amato-Pagano. Gli album sarebbero in vendita per tutti gli interessati a collezionare, come calciatori, i volti dei criminali più efferati del Napoletano. L’incredibile scoperta social e, la conseguente denuncia del fatto, provengono da Severino Nappi, consigliere della Regione Campania per la Lega.

La denuncia social del consigliere regionale esorta le autorità competenti a prendere provvedimenti. Attraverso i social, sul suo profilo Facebook scrive: “Un vero e proprio album dei clan. È quanto ho intercettato su alcuni profili di TikTok, i cui gestori pubblicizzano – nel senso pieno del termine – cosche dell’area nord di Napoli, quella della Vanella Grassi, che definiscono la ‘Sparta di Secondigliano’, e quella degli Amato-Pagano. Le immagini proposte sono inequivocabili e riguardano i componenti delle suddette organizzazioni camorristiche”.

Album di figurine della Camorra, Nappi: “Un’azione inqualificabile che loda le gesta di malavitosi”

Il consigliere continua nel post: “ancor più inquietante il messaggio che invita a condividere i post, con l’obiettivo di aumentare i follower, solo così si aggiungeranno altri personaggi alla lista. Siamo di fronte all’ennesimo gravissimo episodio di celebrazione della malavita, che segnaliamo prontamente alle autorità preposte, affinché si chiudano immediatamente questi profili e si indaghi sull’accaduto.

Conclude: “si tratta di un’azione inqualificabile che loda le gesta nefande di un manipolo di malavitosi, oltre ad arrecare un pesantissimo danno di immagine alla città, e ad offendere tutti i cittadini perbene, che rappresentano la stragrande maggioranza dei partenopei”. 

La denuncia del consigliere della Lega potrebbe smuovere le autorità riguardo questa incredibile pratica che si sta diffondendo sui social network.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.