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Alan Kurdi: sbarcati a Taranto gli 88 migranti

È stato indicato il porto di Taranto come sbarco sicuro per le 88 persone a bordo della Alan Kurdi.

Nella tarda serata di ieri il Viminale ha comunicato che è terminata la procedura di ricollocazione dei migranti presenti sulla Alan Kurdi, attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice a Malta.

Secondo l’accordo la Germania e la Francia accoglieranno 60 migranti, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2.

Intanto il Pd lavora alla modifica dei dl sicurezza in attesa che domenica scatti il rinnovo del Memorandum di intesa sui migranti tra Italia e Libia.

Il vicecapogruppo del Pd alla Camera, Enrico Borghi dichiara che vogliono “recepire le indicazioni del presidente Mattarella, come ha spiegato bene anche il ministro Lamorgese. Vorremmo verificare se ci sono gli spazi anche per modifiche più incisive”.

Si lavora anche per introdurre alcuni correttivi all’accordo firmato nel febbraio 2017 con la Libia: dem e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono in pressing per migliorare il testo contestato (e non solo dalle ong) per le violazioni ai diritti umani.

Il ministro Di Maio afferma che occorre “rafforzare le condizioni per i migranti, migliorare di molto sia nei centri sia nella gestione dello sbarco, quando la Guardia Costiera li salva in mare. È un lavoro che stiamo facendo con Unhcr e Oim”.

Per il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese comunque, “non siamo di fronte ad alcuna invasione: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018”. In ogni modo, la ministra riconosce che a settembre c’è stato un aumento degli arrivi, ma afferma anche che “è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi”.

Matteo Salvini contesta le parole di Lamorgese affermando che gli sbarchi “sono invece cresciuti sia a settembre che a ottobre, ovvero da quando c’è lei”.