mercoledì 15 Gennaio, 2025
5.7 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

Al Mann “Mortali Immortali, i tesori del Sichuan”

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) ospita, per la prima volta in Europa, la mostra “Mortali Immortali, i tesori del Sichuan nell’antica Cina”.

Esposte ben 130 testimonianze della cultura Shu.

Un popolo misterioso dedito al culto del sole e a riti sciamanici, che visse 4000 anni fa nelle valli del Fiume azzurro. La scoperta della sua civiltà, avvenuta solamente nel secolo scorso, ha riscritto la storia della Cina antica.

È la prima volta che realizziamo una mostra così ricca e completa sull’arte cinese“. È questo “un evento non solo per la Campania ma per l’Italia e l’Europa” spiega Paolo Giulierini, direttore del Mann.

Nell’immenso salone della Meridiana, si potranno ammirare opere di bronzo, oro, giada e terracotta, dal secondo millennio a.C. fino all’epoca Han (II secolo d.C.), che raccontano il percorso di un popolo destinato a sparire; ci saranno inoltre le misteriose maschere di Sanxingdui, le maschere di bronzo più sofisticate dell’archeologia di tutti i tempi. Queste maschere provengono dagli scavi del sito di Sanxingdui, di Jinsha e dal cimitero del villaggio di Shuangyuan. Un’area con 90 milioni di abitanti, caratterizzata dal fiume Azzurro che scorre dal Tibet fino a Shanghai, dove vive una forte religiosità, attestata dal rinvenimento di maschere rituali.

Paolo Giulierini spiega che “questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa – Cina e rientra tra le attività promosse nell’ambito del Forum Culturale Italia – Cina del Mibac, conferma il sempre più solido legame tra il museo e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia. Ricordiamo che le mostre del Mann su Pompei, nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori”.

Dalla Cina alle città vesuviane sepolte. Il cavallo di Sanxingdui, il sole di Jinsha, l’immagine del più grande albero di bronzo della storia dell’archeologia, dialogano in insoliti accostamenti, con la meridiana, la statua di bronzo di Apollo e il cavallo di Ercolano.

La mostra, realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della Cultura del Sichuan, raccoglie pezzi dai principali musei databili dal 1600 a.C. al 220 d.C.

L’allestimento è curato dagli architetti Gaetano Di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia”.